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La palestra è un tassello fondamentale per la costruzione di valore personale. Infatti avevo già dato 5 consigli per iniziare con la palestra. Tuttavia, molte persone hanno dei mindset migliorabili che limitano i loro risultati. Nello specifico:

  • L’hanno odiata perché non ottenevano risultati oppure perché odiavano quel tipo di persona.
  • L’hanno osannata a dei livelli patologici distruggendosi fisicamente peggio di prima.

I più affezionati avranno già capito che in entrambi i casi abbiamo preso uno scenario e lo abbiamo odiato nel modo più assoluto scegliendo totalmente l’opposto.

Oggi parliamo dunque della prima problematica, ovvero di quando non sei felice del tuo fisico o addirittura lo odi e magari odi anche la palestra. Però in qualche modo vorresti venirne fuori 🙂

Premessa: ho due certificazioni da personal trainer ma non lo faccio come lavoro quindi dovessi necessitare di essere seguito ti consiglio Jacopo Tamborra che saprà sicuramente seguirti al meglio.

Essere grasso è un (possibile) indicatore di povertà

immagine non sei brutto sei povero

Quando ero piccolo bevevo almeno un paio di succhi di frutta al giorno (carboidrati “gratis”), un paio di merendine al giorno, biscotti, proteine al massimo una volta al giorno e alla sera spesse volte mangiavo i bastoncini findus o i sofficini. Oltre a un gelato / ghiacciolo a pranzo e a cena obbligatorio.

Il tutto senza fare il minimo esercizio fisico.

Messa così non sembra neanche “tanto”, il problema è che specialmente senza fare esercizio fisico è una dieta con tanti carboidrati, cibi che in generale danno poche energie e saziano poco e soprattutto poche proteine. Con il risultato di mangiare “poco”, non saziarsi neanche e ingrassare pure.

Il problema dunque non è che avrei dovuto “mangiare meno”, come dicono molti che vogliono farti sentire in colpa, bensì avrei dovuto mangiare con più cognizione di causa consumando di più. Il problema è che sapere cosa mangiare costa. Non te lo dice la TV, non te lo dice la scuola, devi pagare per andare da un nutrizionista o studiarti tu cosa devi mangiare.

In più le persone stanno spesso al computer, hanno problematiche fisiche e dolori vari ed eventuali. Cervicale, mal di schiena, dolori a spalle o ginocchia. E magari per compensare al dolore mangi di più. E, dovessi allenarti, non saresti nelle condizioni di farlo in modo efficace ma probabilmente esaspereresti questi problemi. Specialmente se sei davvero tanto obeso e hai anche molte restrizioni di mobilità.

Per andare a risolvere tutte queste cose tuttavia dovrai far fronte a una spesa non indifferente:

  • Osteopata per risolvere i dolori e la postura.
  • Personal trainer per l’allenamento.
  • Nutrizionista per avere una dieta su misura e imparare cosa mangiare.
  • Se sei obeso, eventuali esami del sangue e del cuore per evitare infarti mentre ti alleni.
  • Uno specialista per risolvere i problemi emotivi / avere un corretto mindset.

Questo è anche il motivo per cui molte persone semplicemente non iniziano. Non hanno i soldi per farlo e, anche se ce li avessero, la “terra promessa” è così lontana che ti passa la voglia e lasci stare.

Viceversa, chi inizia e ha pochi soldi è davvero difficile aiutarlo. Perché per ogni step bisogna valutare attentamente prezzo/guadagno per fare le scelte più convenienti. E non è sempre così facile.

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Il mio consiglio è di cercare di pensare per step. E sapere che ogni step che porti a casa ci sarà sempre un miglioramento positivo nella tua vita. Non serve arrivare alla “fine” per avere un miglioramento.

Questo è anche il motivo per cui suggerisco di concentrarsi prima sulla propria programmazione mentale. E successivamente un programma su come migliorare il proprio lavoro e fare più soldi. Essendo tasselli fondamentali per riuscire ad affrontare tutto il resto.

Oggi supporrò che i soldi per questo cambiamento tu già ce li abbia, non fosse così, il mio invito è quello di risolvere prima quel problema. Molte delle cose di cui parlerò richiederanno un investimento economico non banale.

Per questo a livello relazionale generalmente le persone grasse non sono volute. Perché il problema vero non è essere grassi, bensì l’essere poveri e quindi avere poco valore / dei mindset errati.

Palestra come punizione: sono grasso e faccio schifo

Premesso che non ho nulla contro le persone obese (anzi, questo articolo è proprio per cercare di aiutarle :-)) però molto spesso entrano in questo mindset:

  • Sono grasso, obeso, ciccione ecc.
  • Mi vergogno di essere così / non è sano essere così / mi sento sbagliato
  • Devo dimagrire a tutti i costi / “Devo mangiare meno” (a volte a dire il vero devi mangiare di più..)

Se sei single c’è anche uno step ulteriore:

  • Non faccio sesso / nessuna mi vuole –> se avessi gli addominali mi vorrebbero tutte

Pertanto quello che succede è che si innescano delle meccaniche particolarmente deleterie che vediamo anche nel video qui sopra di CiccioGamer. Premetto che non sto giudicando chi ragiona così, sono ragionamenti assolutamente normali considerate le premesse. Tuttavia, vanno smontati e risolti se vuoi ottenere realmente dei risultati.

  • Non voglio realmente andare in palestra, ci vado perché mi sento “obbligato”. Gli altri “possono” andare in palestra, io “devo” perché sono sbagliato. E quindi la vivo intrinsecamente male. E cerco di metterci meno effort possibile e andarmene il prima possibile. Più per essere a posto con la coscienza che non per fare qualcosa di utile.
  • Entrare in palestra è ogni volta una sorta di camminata della vergogna. La gente figa e palestrata mi guarda e mi sento che mi giudica e sa che ci sto andando solo perché faccio schifo. Quindi a maggior ragione meno ci sto meglio è perché non mi sento voluto in quell’ambiente.
  • Non so fare gli esercizi e ho anche scarsa motivazione nell’impararli. L’idea poi di pagare un personal trainer è totalmente aliena anche perché poi rischierei di dovermi impegnare e fare le cose sul serio, quindi meglio evitare.
  • Le macchine sono un mio amico perché tanto il movimento è guidato e non posso farmi male. Da un lato è vero che sono sicuramente più sicure di un bilanciere, dall’altro nel video qui sopra di cicciogamer tutti gli esercizi di tirata li fa di schiena e molti movimenti li fa a vuoto quindi con uno scarso coinvolgimento muscolare. In altri termini, si fa più male che bene e a livello muscolare servono a poco.
  • Non faccio la dieta tanto non serve / mangio “bene” o “elimino i dolci” e tanto dimagrisco anche così. Molti si stupiscono che “facendo la dieta” finiscono per mangiare di più. Fare la fame non è la soluzione. Mangiare con cognizione è la soluzione.
  • Nei casi “fortunati”: non voglio realmente “imparare” il perché dell’allenamento o della dieta. Mi fanno il più schifo possibile. Pago qualcuno che dovrebbe sapere cosa fare, mi limito a farlo in modo cieco e ignorante e mi sbrigo il prima possibile a “togliermi il problema”.
  • Mi sento dire da chiunque che il percorso sarà lungo quindi mi passa totalmente la motivazione perché tanto so che solo con un impegno mastodontico potrò ottenere qualcosa e già di mio ho poca voglia di andare in un luogo inospitale dove mi sento odiato.
  • Basta che vado in palestra e spingo e dimagrisco. Non servono altre cose. Devo solo trovare la voglia. Voglia che non arriverà mai perché quel posto lo odio, odio la palestra, odio guardarmi allo specchio ed è pieno di specchi in quel posto.

Andiamo dunque ad analizzare tutti questi modi di pensiero, a decostruirli e a darti una visione più funzionale della palestra per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi 🙂

Essere ciccioni è bellissimo

Eddie Hall da sovrappeso

Uso la parola “ciccione” volutamente perché è una parola che chi è sovrappeso o obeso probabilmente odia. E quindi con l’ottica di metterla in un mantra risulta maggiormente efficace.

Tornando a noi, il problema di chi è sovrappeso è che odia l’idea di “essere ciccione”. Pensa che la sua vita faccia schifo proprio perché è così. Pensa che, in fondo, chi lo deride e lo addita per il suo essere ciccione abbia ragione ed è per quello che riceve così tanto odio.

Quest’altro video di CiccioGamer è semplicemente leggendario. Il fatto che lui sia obeso lo rende esilarante e fa scoppiare dal ridere. I balletti che fa mi hanno ucciso dal ridere.

Per lui infatti il fatto di essere obeso è sempre stato un plus non indifferente. Proprio perché il suo essere obeso lo rendeva impacciato, lento e pertanto… divertente.

In quest’altro video lo stesso CiccioGamer spiega come sia ben consapevole di questa dinamica. E che a suo avviso è anche quella che ha portato “Youtubo Anche io” alla morte. Proprio perché i fan, divertiti dalle mangiate colossali del maestro, lo incitavano a fare sempre di più.

E’ una dinamica tristemente nota su YouTube e non sono gli unici ad aver avuto una grande fan base dovuta proprio alla loro obesità. Fan base che ha cominciato a sparire e diminuire quando decidevano di dimagrire. Un altro esempio è Alessandro Scheraggi.

Diventato celebre per le sue mangiate infinite e la sua voglia di arrivare a fare la “famosa” panca da 220kg.

Come si può desumere da questi video non era esattamente un emblema del fitness visto che il suo obiettivo era quello di fare un peso davvero importante e per farlo doveva mangiare a sfinimento. In questo short conferma anche lui questa cosa:

Detta in altri termini, essere ciccioni potrebbe essere funzionale ai tuoi obiettivi. E anzi qualcosa che ti può aiutare a raggiungerli.

Questo perché mangiare tanto ha possibili implicazioni per la salute ma ha anche vari vantaggi:

  • grande disponibilità energetica. Che è il motivo per cui si dice che nel powerlifting e weightlifting le massime prestazioni si raggiungono quando si è HP+20. Il che vuol dire che per una persona alta 1.75m dovrebbe pesare 75 (ovvero i cm oltre il metro) +20. Quindi 95kg. E’ naturale che se pesasse 120kg o 200kg magari alzerebbe anche di più, ma avrebbe un troppo grasso rispetto al muscolo per essere realmente avvantaggiato. Tuttavia una persona di 95kg alta 1.75m non è magra e neanche peso forma, anzi.
  • hai grande compattezza addominale. Per quanto la priorità per una persona obesa sia un lavoro sull’addome, specie se questo risulta sfondato a causa del grasso, la ciccia intrinsecamente ti da anche molta compattezza sull’addome. E’ come se fosse una cintura aggiuntiva. Questo ti permette inevitabilmente di alzare più kg in squat e stacco a parità di massa magra.
  • abbassi lo stress notevolmente. Se infatti puoi spararti un gelato ogni volta che sei triste o mangiarti un bel po’ di cibo per tirarti su, è inevitabile che il tuo livello medio di felicità sarà superiore. Che è anche il motivo per cui associamo alle persone obese l’idea che siano simpatiche e divertenti. Viceversa, chi è in cut e quindi dimagrisce fino a dei livelli molto aggressivi è noto che sia spesso intrattabile, irascibile e in generale una persona spiacevole. Specialmente le donne visto che questo le incasina anche di più da un punto di vista ormonale.

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In buona sostanza dunque bisogna in primis eliminare questo odio per l’idea del ciccione. Essere ciccione ha dei vantaggi strategici che in determinati momenti possono risultare vincenti.

Per esempio, l’anno scorso è stato per me un anno particolarmente impattante a livello emotivo (la mia azienda ha chiuso e il rischio di rimanere senza lavoro era abbastanza presente), mi sono anche rotto una costola che mi ha portato ad avere vari squilibri muscolari e dolori… e quindi sono ingrassato parecchio. Perdendo anche un po’ di massa muscolare.

Un po’ alla volta sto tornando a una forma fisica buona, ma l’anno scorso ingrassare per me è stato fondamentale. Anche solo per mantenere la massa magra che, specialmente sull’upper, è rimasta per almeno un 80% e sono riuscito rapidamente a riprendere gran parte delle mie prestazioni.

Pertanto è indispensabile sbloccare lo scenario ciccione per poterlo usare quando ci è utile e necessario. Specialmente se inizi in palestra e lo sei già, vuol dire che quello scenario sta funzionando per te e quindi per ora va benissimo.

Un po’ di mantra che possono essere dunque utili:

  • Io, nome cognome, sono felice di essere ciccione al massimo
  • Io, nome cognome, sono felice che tutti mi diano del ciccione
  • Io, nome cognome, sono felice di umiliarmi in palestra mostrandomi come il più ciccione di tutti
  • Io, nome cognome, sono felice di essere deriso in palestra da tutti perché sono il più ciccione di tutti
  • Io, nome cognome, sono felice che sarò ciccione per sempre nonostante tutti i miei sforzi
  • Io, nome cognome, sono felice che le persone mi amino per il mio essere il ciccione del gruppo
  • Io, nome cognome, sono felice di venire odiato perché magro
  • ecc.

Naturalmente non sto incoraggiando questi atteggiamenti e comprendo che chi è grasso possa trovare queste frasi particolarmente spiacevoli e emotivamente impattanti. Ma è proprio quello lo scopo! Ragionare su queste cose, riuscire ad affrontarle mentalmente, prepararsi alla battaglia e affrontare questi scenari a testa alta senza paura.

Essere magro è davvero la soluzione?

io quando ero magro e in forma

Accettato dunque che essere grasso non è la fine del mondo e, anzi, ti può salvare il culo in molte situazioni… essere magro è realmente meglio? Ed è realmente ciò che puoi raggiungere?

Partiamo dal presupposto che l’80% delle persone possono diventare magri e anche avere gli addominali in vista. Tuttavia, per persone come me che sono sempre state almeno un po’ sovrappeso, avere gli addominali in vista è un lavoraccio incredibile. Si può fare, ma vuol dire fare letteralmente la fame.

In buona sostanza, essere davvero magro è un qualcosa che per me è più svantaggioso che vantaggioso. E che può aver senso per brevi periodi di tempo per “pulire” un po’, togliere un po’ di grasso e avere più margine per costruire successivamente. Pertanto è uno scenario da accettare e poter usare se necessario ma neanche da adorare come fanno molte persone sovrappeso.

Per ulteriori dettagli puoi guardare il mio articolo dettagliato sull’argomento dove mi interrogo sul fatto che la palestra sia davvero un fattore determinante per l’estetica o meno.

In generale a mio avviso ha senso porsi come obiettivo quello di diminuire la ciccia e aumentare la massa magra. Oltre a migliorare la propria mobilità e le capacità cardiovascolari. Sia per motivi prettamente estetici ma anche per avere un fisico migliore per rendere di più nel lavoro e fare più soldi.

Comunque, ci tengo a dare un po’ di mantra anche su questo. Nota: dovessi essere magro dovresti invertire questi mantra probabilmente 🙂

  • Io, nome cognome, odio essere magro
  • Io, nome cognome, odio essere in forma
  • Io, nome cognome, odio avere gli addominali
  • Io, nome cognome, odio vedermi bene allo specchio
  • Io, nome cognome, odio essere orgoglioso del mio fisico
  • Io, nome cognome, odio mangiare poco
  • Io, nome cognome, odio mangiare sano
  • ecc.

Potrebbe essere che questi mantra ti possano prendere peggio facendoli al contrario (ovvero con “Io, nome cognome, amo essere magro”). Oppure che il tuo cervello li ritenga totalmente impossibili o assurdi. In tal caso falli anche con amo. L’obiettivo è quello di sbloccare più scenari possibili in modo da renderli per te raggiungibili se è per te necessario.

Dimagrire vs crearsi nuove competenze

Francesco Pelizza che spiega nutrizione

Ma quindi se essere magro frega niente a nessuno. Se essere magro è solo una condizione per me temporanea se non forse quasi irraggiungibile. Qual è il mio reale obiettivo?

Nella foto qui sopra c’è Francesco Pelizza, anche noto come Rem Nutrition, nutrizionista che collabora con Jacopo Tamborra. Mi ha colpito molto il suo intervento perché appunto lui da piccolo è sempre stato fatto sentire sbagliato perché sovrappeso, obeso, ecc. E lui ha dovuto cambiare ventimila diete diverse per cercare di conformarsi.

Alla fine ha capito che la sua costituzione è quella dell’endomorfo, che tutti nella sua famiglia sono “massicci” e che il fisico da fitness model era un qualcosa che semplicemente non si confaceva alla sua struttura fisica.

Questo però non significa mangiare male, non significa avere una struttura fisica debole o con limitazioni muscolari.

Come vediamo dal video qui sopra parliamo di una persona che ha fatto 28 ori nel powerlifting. Che sicuramente a livello fisico è prestante. E soprattutto parlandoci è facile notare come le sue competenze in ambito di nutrizione siano davvero molto avanzate.

Naturalmente non è necessario arrivare a questi livelli di competenze 🙂 ma a mio avviso è più utile porsi come obiettivo andare verso questa direzione che non il dimagrire fino a se stesso per poi magari avere compensi, dolori, problematiche e una scarsa conoscenza di tutto quello che c’è dietro.

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Per lui è più salutare stare oltre i 120kg che non stare a 90kg, perché la sua struttura fisica è quella. Naturalmente però non è la normalità. Il 90% delle persone non sono così. Ma è anche giusto che se uno è “fuori scala” che non cerchi di rientrare negli schemi di chi invece ha una struttura fisica differente.

Lo stesso Rem Nutrition nonostante non abbia un fisico da Men Physique ha sempre l’agenda piena di clienti e ogni volta che vado da Jacopo c’è sempre la fila per essere visitati da lui. Questo a riprova del fatto che le competenze battono sempre le apparenze. E’ ovvio che avere entrambi è meglio, ma la competenza è il vero fattore determinante.

Naturalmente dovessi aver bisogno di un nutrizionista, per quanto non abbia mai avuto il piacere di farmi seguire da lui (quando ne ebbi bisogno non lo conoscevo purtroppo), te lo consiglio decisamente.

Molto spesso invece, soprattutto chi è endomorfo, si pone come obiettivo di diventare come Jeff Seid:

Ma, a parte che molto probabilmente non parliamo di un fisico natural, è anche un obiettivo irrealistico, raggiungibile solo da chi ha una genetica elite e, soprattutto, parte da un fisico ectomorfo o mesomorfo, non endomorfo con alle spalle magari un’obesità importante.

Anche parlando del fisico che avevo raggiunto io, che è meno della metà, comunque è una condizione di restrizione calorica importante. Difficile da mantenere nel lungo periodo a meno che non sei ectomorfo dalla nascita e di genetica metti poco grasso sull’addome e hai poca fame di tuo.

Parliamo inoltre di una persona che si allena sin da piccolo. Io bene o male ho iniziato ad allenarmi decentemente solo dai 27 anni, facendo prima nuoto e corsa/calcio. Chi arriva ai 30 con una forma fisica precaria e zero allenamento avrà ancora più difficoltà di quelle che ho avuto io.

Riassumendo dunque, il più grande cambiamento che deve fare una persona obesa è togliersi dalla testa il dimagrire e porsi come obiettivo:

  • Imparare meglio come allenarsi e le varie metodologie di allenamento
  • Imparare come mangiare bene e in un modo sensato
  • Imparare la postura, la mobilità e come non avere dolori fisici

Andando in questa direzione raggiungerà inevitabilmente il massimo del suo potenziale sia a livello estetico, che attrattivo in ambito relazione, che economico.

Non è colpa tua se sei grasso

Un altro aspetto fondamentale dunque è realizzare che non è colpa tua essere grasso. Non è che “devi mangiare meno, cosa ci vuole”.

Se sei grasso o persino obeso, vuol dire che tutto il tuo ecosistema è stressogeno. Quindi il livello di stress che devi affrontare è molto maggiore rispetto agli altri.

Questo può voler dire che hai troppe responsabilità, troppo dolore fisico per problematiche che puoi avere. Oppure semplicemente troppo odio da parte dei tuoi genitori, figli o del tuo network.

In altri termini, devi uscire dalla dinamica “se sono grasso è perché è colpa mia che non mi trattengo” bensì “sono grasso perché il mio ecosistema mi porta a essere grasso”.

Cambiando il tuo ecosistema, riducendo lo stress, migliorando l’alimentazione, scaricando i problemi con l’allenamento, aumentando il tuo valore per poter fare gli stessi soldi con meno stress… dimagrirai inevitabilmente perché sentirai meno la necessità di mangiare e sfondarti di cibo.

Amare la palestra

amare la palestra

Ok dunque ora ci amiamo per quello che siamo. Il che non vuol dire accettare passivamente la cosa, ma che accettiamo lo scenario attuale ma magari vogliamo andare in uno che ci è più funzionale con i nostri obiettivi attuali.

Come facciamo a farci piacere la palestra? Come possiamo fare in modo di amarla in modo viscerale e volerci andare sempre? 🙂 Invece che viverla come una via crucis?

P.S. Non ti piace proprio lo stesso? Puoi anche considerare di comprarti degli attrezzi e allenarti a casa! Come faccio io 🙂

Parti in modo graduale

Il primo punto è dunque questo. Chi inizia con la palestra gli propongo sempre di iniziare con al massimo 2 sedute settimanali. Molti vogliono fare tutto subito e partire già con 3 o persino 4, ma ti dico già che è infattibile. Non avrai la motivazione per fare tutta questa fatica e dovrai riorganizzare troppo la tua vita per farlo.

Tuttavia, va detto che non dovrai neanche rimanere per sempre a questo livello. 2 volte a settimana è meglio di nulla ma è poco di più. L’obiettivo sarà quello di arrivare a minimo 3 volte a settimana, meglio ancora se 4 o 5. Per certi periodi più intensi mi allenavo anche tutti i giorni, più volte al giorno.

Con 3 volte a settimana già puoi ottenere dei discreti risultati se parti da una situazione non esagerata. Se invece sei molto obeso o sei comunque in grande difficoltà, magari può aver senso fare dei periodi più intensi quando riesci a reggere il ritmo.

Non necessariamente devi fare queste sessioni sempre con il personal trainer. Inizialmente la sua presenza sarà inevitabilmente maggiore, ma con i mesi potrebbe diminuire notevolmente. Io inizialmente venivo seguito quasi tutte le volte, per poi arrivare a 2-3 volte al mese, fino a diventare totalmente autonomo.

Anche con la dieta inizialmente io sconsiglio di pensarci. Al massimo di togliere i dolci, le bibite gassate e mangiare con un minimo di moderazione (che non vuol dire fare la fame). Solo dopo circa 6-9 mesi, se si ha la voglia, iniziare a ragionare su una dieta in normocalorica (quindi non dimagrante) ma più ragionata per avere energie ma anche perdere qualcosa.

Puoi approfondire come iniziare su questo articolo dedicato.

Poniti un obiettivo agonistico

gare di powerlifting
Io a una gara di Powerlifting

Con “agonistico” non intendo che devi necessariamente competere (a meno che tu non lo voglia) ma darti degli obiettivi che possono essere in linea con un miglioramento della tua forma fisica.

Per esempio, un obiettivo può essere quanto fai di panca piana. Oppure quanto fai di military press. Oppure ancora di press con le kettlebell se usi quelle per allenarti.

Se sei molto sovrappeso anche se perdi 10-20kg praticamente non te ne accorgerai. Avere invece un obiettivo di carico ti permetterà di migliorarti e vedere i kg salire sapendo che ciò ti avvicina all’obiettivo.

Molto spesso infatti chi va in palestra non ha alcun obiettivo. Ci va per “fare movimento”, il che è sicuramente meglio di niente, ma comunque non ti porta a dei miglioramenti effettivi. Che è anche il problema reale di chi usa i macchinari.

Non è che i macchinari facciano schifo di per se, fanno schifo se fatti senza capacità di attivare i muscoli corretti, lanciandosi a vuoto, usando la schiena (quando non serve) e facendo sempre gli stessi carichi e le stesse ripetizioni.

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E’ inevitabile che per fare tutto ciò in sicurezza ti conviene confrontarti con qualcuno che ha esperienza a livello tecnico su come fare questo movimento. Pertanto ti sconsiglio di ragionare in tal senso se non hai intenzione di pagare un personal trainer. Va anche detto che ti sconsiglio in generale la palestra senza personal trainer (almeno inizialmente): ti fai male e basta.

Anche perché lo stesso miglioramento tecnico è un obiettivo “divertente” che puoi porti. Ovvero quello di imparare sempre meglio movimenti complessi come panca, stacco e squat. Ottimizzandoli il più possibile per avere kg, quindi più tensione meccanica e quindi poter raggiungere il tuo obiettivo più rapidamente.

Tuttavia, occhio agli obiettivi che ti poni. Per esempio, fare Crossfit è un bello sport sicuramente ma fai tanto volume sulle spalle. Quindi se non vuoi avere braccia e spalle grosse, magari non è lo sport migliore per te.

Viceversa, il Powerlifting fai tanto volume sulle gambe. Il che per dimagrire è utile perché muovi tanti kg e fai più fatica, ma poi fai anche tanto muscolo su glutei e gambe. Che magari per un uomo potrebbero essere muscoli “secondari”. Meglio questo comunque che non avere un obiettivo.

Inizia a guardare video sulla palestra

Inizia a letteralmente studiare come vive e si comporta un palestrato. Dai video più demenziali come quelli che faceva tempo fa Connor Murphy:

A video più “didattici” / “tecnici” in cui ti vengono spiegati consigli utili. Come questo:

L’idea è di trovare dei contenuti che ti piacciono in materia e cominciare a vederli abitualmente. Possono essere libri, ebook, video o persino film con Pumping Iron. L’idea è quella di cercare di fare tuo questo mindset e avere la palestra come realtà normale dove quotidianamente hai degli input in merito.

Anche quello che ti dice il personal trainer cerca di capirne i motivi e i perché. Più comprenderai la teoria che c’è dietro, più potrai essere autonomo in futuro e più riuscirai a ottenere il massimo dalla fatica che fai perché ottimizzerai i movimenti e capirai le logiche e le dinamiche.

Entra a far parte di una squadra

entra a far parte di una squadra

Il vero vantaggio grosso del Powerlifting è che entrando a far parte di una squadra hai persone che ti spronano. Che possono essere un riferimento per te. Che si possono potenzialmente “scontrare” con te nel tentativo di essere migliori di te o viceversa.

Quando iniziai a fare powerlifting c’era un ragazzo che faceva leggermente più di me. Averlo superato di squat ai tempi perché mi allenai come un pazzo a luglio e agosto mentre lui era in vacanza, mi gasò non poco. Parliamo di soli 150kg vs 120/130. Numeri ridicoli in assoluto, ma ai tempi mi diede una grande motivazione a fare meglio.

Questo in realtà io l’ho fatto un po’ su qualsiasi cosa. Volevo migliorare in qualcosa? Facevo subito un gruppo di amici con lo stesso obiettivo. Così ci si può confrontare, vedere cosa funziona per loro, avere idee, fare brainstorming e avere dei parametri di riferimento. Fare le cose da solo diventa sempre molto frustrante e difficilmente alla lunga di porta grandi risultati.

Quando ti vergogni e hai paura di essere lo zimbello del gruppo, tendi a isolarti e a non voler cercare una squadra neanche se ti pagassero. Perché hai paura di venire deriso, isolato e umiliato. Tuttavia, riuscire ad andare oltre e a trovare il giusto gruppo per te è fondamentale per ottenere risultati.

Inoltre, molto spesso si organizzano degli allenamenti di squadra in cui puoi vedere il coach dare indicazioni sia a te che ai tuoi amici. E quindi imparare molto guardando anche gli errori degli altri.

Ora per esempio non sono in una squadra di Powerlifting. Anche perché in questo momento il mio obiettivo non è in linea con il Powerlifting. Andando più avanti i tuoi obiettivi potranno differire sempre di più da quelli del gruppo e quindi essere quasi controproducente un gruppo.

Ora ho zero interesse a migliorare nello squat o fare PR nello squat. Quindi una squadra di Powerlifting non avrebbe senso. Per un neofita invece a mio avviso è il modo migliore per migliorare.

E, soprattutto, una persona obesa che magari fa tanti kg viene vista in modo quasi migliore che un ragazzo molto magro con un buon fisico ma che fa pochi kg in assoluto. Quindi se la tua struttura fisica è importante, il Powerlifting potrebbe aiutarti decisamente.

Un’altra cosa positiva è che spesso nelle palestra di PL ci sono zero specchi perché distraggono e non ti aiutano quando fai i movimenti. E a nessuno interessa la tua estetica. Quindi da questo punto di vista potrebbero essere luoghi più favorevoli per qualcuno che è obeso/sovrappeso.

Amare la dieta

amare la dieta

Quando parliamo di “dieta” le persone la vedono sempre come un qualcosa di negativo, terribile, un metodo forzato per dimagrire. Anche qui una sorta di “punizione per i ciccioni”. Un qualcosa da evitare il più possibile.

Naturalmente, il nostro obiettivo è vedere la dieta come esattamente l’opposto. Ovvero, un modo strutturato di mangiare correttamente. Anche quando mantieni il tuo peso fai una dieta. Anche quando vuoi aumentare il tuo peso per costruire muscolo stai facendo la dieta.

Per dire, ho avuto gelato, crostatine e Nesquik in dieta. Perché ero in una fase in cui volevo costruire muscolo e aumentare le mie prestazioni. Che è il periodo in cui feci 200kg di squat.

La mentalità corretta dunque è questa: i vari cibi sono delle carte che mi posso giocare in base a quelli che sono i miei obiettivi.

Una barretta di mars mi fa entrare tante calorie, mi sazia zero, però mi dà un gran senso di piacere e di felicità. Mi voglio giocare questa carta? Se sono in depressione magari si, sennò è generalmente controproducente.

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Il Nesquik sono praticamente zuccheri liquidi. Voglio dimagrire? E’ il male. Voglio avere più energie per allenarmi più intensamente, spingere e costruire muscolo? Magari potrebbe essere una mossa intelligente.

Il riso basmati è una tipologia di carboidrati che assorbono tanto l’acqua, saziano molto a fronte di un apporto calorico limitato. Se voglio dimagrire, mangiarne 50-100gr a seconda del pasto o di quello che devo fare potrebbe essere molto intelligente. Se invece voglio mettere massa potrebbe essere controproducente perché mi riempio e poi non ho più fame. A uno che deve prendere peso non metterei manco per sbaglio il riso come carboidrato.

Per fare un altro esempio, ho consigliato a un mio amico di mangiarsi i pangocciole. Per quanto di base sia un cibo un po’ del cavolo, faceva molta fatica a prendere peso e a mangiare. Quelli li riusciva a buttare giù e aumentavano l’importo calorico. Quindi gli ho consigliato di mangiare quello.

Ogni cibo potenzialmente può servirti per raggiungere il tuo obiettivo. Devi solo capire come giocartelo, quando e perché. Questo è l’obiettivo della dieta. Non seguire una lista di alimenti e piangere perché hai fame 🙂

Da questo punto di vista la dieta del nutrizionista fine a se stessa non serve a nulla. Ti può servire come riferimento per avere un’idea di come si giocherebbe i vari cibi un professionista. E quindi prendere spunto, capire le logiche e perché sceglie un cibo piuttosto che un altro. E anche quali cibi sono potenzialmente sostitutivi rispetto ad altri. Ma comprendere le dinamiche sottostanti è quello che realmente ci interessa, non il seguire una lista in modo ignorante.

Volendo trovare un po’ di mantra potremmo pensare a qualcosa di questo genere:

  • Io, nome cognome, sono felice di essere a dieta per sempre
  • Io, nome cognome, sono felice di pesare, calcolare e valutare ogni cibo per sempre
  • Io, nome cognome, sono felice di ingrassare con la dieta
  • Io, nome cognome, sono felice di imparare ogni segreto nutrizionale sul cibo
  • Io, nome cognome, sono felice di rinunciare al cibo che mi piace per ottenere i miei obiettivi
  • Io, nome cognome, sono felice di sfondarmi del cibo che mi piace e fallire i miei obiettivi

Conclusioni

Spero dunque di averti dato un’idea di come approcciarti alla palestra e alla nutrizione se sei una persona obesa. E avere un’idea più precisa di come affrontare un percorso di dimagrimento. Dovessi essere interessato a mettere tutto ciò in pratica e vuoi qualcuno di efficace puoi contattare Jacopo Tamborra e/o Francesco Pelizza.

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