L’altruismo è la più alta forma di egoismo (cit)
Oggi parliamo di un concetto chiave che, se appreso e compreso pienamente, ti permetterà di fare tonnellate di soldi. E’ un concetto tuttavia molto avanzato, motivo per cui pochissimi lo seguono e lo comprendono (e quindi sono poveri o fanno molto meno di quanto potrebbero). Certe cose le abbiamo anticipate nel post sui mindset per fare soldi, ma oggi entriamo più nel dettaglio.
Abbiamo parlato di amore e abbiamo parlato di odio. Non abbiamo tuttavia parlato in dettaglio della connessione dei soldi con queste emozioni. E, perché, di fatto sono così fondamentali quando parliamo di ottenere denaro.
Per alcuni potrà essere una visione un po’ venale o superficiale o di cui doversi vergognare. “Oddio ma tu ami per fare soldi.. che cosa brutta…”. Il discorso tuttavia è molto più ampio di così.
Il voler fare soldi deriva dall’avere le risorse per poter amare ancora di più le persone a te care. E’ una sorta di “raccolta fondi” per le persone che si meritano il tuo amore. Detta così magari si può meglio comprendere il concetto, che è quindi molto meno superficiale e quasi al limite della missione di vita.
Inutile dire che per apprendere appieno questi concetti consiglio il comprendere anche come funziona l’autostima e com’è connessa al tuo network. E come eliminare i modelli di felicità che ti impediscono di essere generoso al massimo e quindi capace di generare amore al massimo.
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L’uomo è intrinsecamente egoista
Questo film di Netflix è molto interessante a tal proposito. Detto molto in breve, c’è una torre con un centinaio di livelli. Dal primo livello scende una sorta di “banchetto” imbandito con cibo, dolci, ecc.
Ogni livello è libero di fare ciò che vuole con il cibo. Può mangiarlo ma anche sprecarlo, distruggerlo, ecc. Vediamo dunque come chi è sopra fa di tutto per mangiare tutto quello che può, a spese dei livelli inferiori. Non c’è volontà di aiutare il prossimo, semmai si vuole distruggere e uccidere per ottenere più cibo. A parte il protagonista, che come tutti i protagonisti che si rispettino, è buono e vuole aiutare gli altri.
E’ uno spaccato molto fedele della realtà umana:
- ci sono i “cattivi” ovvero persone che odiano, per motivi più o meno “legittimi”.
- ci sono persone sostanzialmente “neutre” che tirano a campare. Non si espongono, non lottano, non fanno nulla. Semplicemente navigano nella neutralità e attendono di tirare le cuoia. Questi sono l’80% delle persone.
- ci sono (pochi) “eroi” che, spinti dalla bontà e dall’amore per il prossimo cercano di aiutare gli altri.
In questa logica, “l’eroe” non vuole andare più in alto per mangiare il cibo buono. Vuole andare più in alto per assicurarsi che non ci sia gente spregevole in alto che ci piscia sopra e mangia gran parte del cibo che c’è. Se infatti i livelli alti sono fatti solo da gente buona e generosa, mangeranno solo lo stretto necessario alla loro sopravvivenza potendo far sopravvivere molte più persone agli stadi inferiori.
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Molti guardando l’eroe si immedesimano e c’è una parte di loro che riconosce i suoi sforzi come giusti. In molti però vedrebbero nelle sue azioni le azioni di un folle. Un qualcuno che rischia la vita per il prossimo. Che si sacrifica per la felicità di altri. Molto spesso il massimo che si ottiene con questo comportamento è essere additati come degli idioti. Come succede anche nel protagonista del film.
Il Principio di Reciprocità di Cialdini

Cialdini, nel suo storico libro “Le armi della Persuasione” afferma questa “legge”: “Siamo più propensi a dire di sì a coloro dai quali abbiamo già ricevuto qualcosa in cambio”
E’ il motivo per cui tra gli uomini va di moda offrire da bere alle ragazze. Oppure ai vucumprà di regalare braccialetti da pochi centesimi nella speranza di ricevere qualche offerta.
Tuttavia, come in molte cose in cui peccano gli psicologi, la considerazione di Cialdini è una mera osservazione della realtà. Non ne ha pienamente compreso il meccanismo. Una versione più corretta dovrebbe essere: “Siamo più propensi a chiedere con sicurezza di noi stessi dopo aver donato”.
Il donare serve a noi. Non è una forma di manipolazione. E’ un modo per darci un boost di autostima e convincerci che ci meritiamo di chiedere xyz, perché in fondo siamo buoni. Mentalmente pensi “ti ho regalato xyz, quindi è giusto che mi dai qualcosa in cambio”.
Immagina due scenari. Devi andare da un investitore.
In un caso la tua azienda deve aiutare i bambini affetti da malattie importanti a curarsi e ad avere ottime possibilità di vita.
Nell’altro caso, la tua azienda lavora nel petrolio e sai che è altamente inquinante. Molto probabilmente i soldi andranno sprecati e i finanziatori perderanno gran parte del loro investimento. Inoltre, molti animali moriranno a causa dell’inquinamento provocato da questa azienda.
In quale dei due casi ti sentiresti una persona migliore a chiedere quei soldi? E in quali casi ritieni che saresti più convincente che è una cosa buona e giusta darti quei soldi?
Quando lavoravo come programmatore in Vorwerk (Folletto), un’azienda leader nella vendita diretta dei prodotti, ci hanno spiegato come il loro valore aziendale principale era l’eccellenza dei prodotti e della soddisfazione del cliente.
Il loro obiettivo era infatti creare prodotti di qualità altissima per dare modo ai venditori di andare nelle case dei clienti a mostrare i prodotti con orgoglio e sicuri di se nel mostrare il miglior prodotto che potevano acquistare.
Ora, al netto di eventuali critiche che si possono fare per l’azienda Vorwerk (che non è questo il luogo), la mentalità è corretta ed è quello che ha fatto fare 3.2 miliardi di fatturato (nel 2023). Ti assicuro che nessun venditore Vorwerk ha mai regalato braccialetti ai clienti, eppure vendono tanto lo stesso.
Volendo dunque unificare quanto detto finora, si può dire che:
- più ti senti una persona buona, brava e che si “merita” quei soldi, più è probabile che te li diano
- più ti senti che stai vendendo un prodotto buono, valido e che si “merita” quei soldi, più è probabile che te lo comprino
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Volendo pertanto semplificare ulteriormente: più sei generoso (sia con gli altri, sia quando crei dei prodotti), più farai soldi e le persone saranno entusiaste di darti soldi.
Facendo un esempio, se esci a bere qualcosa con una ragazza e le offri da bere, questa azione di per se non ti porterà maggiori probabilità di farci sesso. Farlo con l’intento di ricevere qualcosa in cambio è un tentativo di manipolazione e quando la ragazza comprenderà i tuoi intenti, molto probabilmente ti saluterà e se ne andrà. Cialdini in tal senso ti sta dando un pessimo consiglio.
Se tuttavia lo fai per gentilezza e ringraziarla della possibilità che ti ha dato di conoscerti, comprenderà che il tuo intento è positivo e fatto senza secondi fini e apprezzerà la tua personalità non il fatto di averle regalato 5€ di drink. Inoltre, la tua consapevolezza di essere una buona persona e un possibile ottimo partner per lei, ti permetterà più facilmente di convincerla in tal senso.
Pertanto, il pagarle il drink è un “dettaglio”. Se hai un atteggiamento corretto puoi anche non farlo e funziona tutto ugualmente. Se hai un atteggiamento errato puoi anche farlo, ma non cambierà nulla nella sostanza. Con buona pace del buon Cialdini 🙂
Tuttavia, è un gesto coerente con una personalità positiva e generosa.
La mentalità di Amazon sulla generosità
Tempo fa ho partecipato a un seminario tenuto da uno dei country manager di Amazon qui a Milano. Si parlava della mentalità di Amazon quando si trattava di creare prodotti.
Il country manager aveva identificato due caratteristiche fondamentali per Amazon quando si trattava di creare prodotti:
- essere disposti a essere presi per pazzi per lunghi periodi di tempo. Questo perché per raccogliere delle opportunità che possono far fare grandi quantitativi di soldi all’azienda, bisogna andare lì dove nessun altro è stato disposto fino a quel momento ad andare. Altrimenti, tutti già farebbero quel dato prodotto.
- soddisfare prima le esigenze del cliente, solo successivamente trovare un modo per rendere quanto vuole il cliente economicamente sostenibile (il che a volte può anche significare andarci meramente in pari).
Se guardiamo l’intervista nel reel qui sopra, vediamo il buon Bezos 36enne che cerca di spiegare come essere non profittevoli e andare in perdita sia sostanzialmente un elemento fondamentale della strategia di Amazon. Qui c’è un’intervista simile ma più in dettaglio:
Lui parla di “investire”, in questo caso sta letteralmente regalando ai clienti milioni di dollari fornendo un servizio a un prezzo molto più basso di quello che si potrebbe permettere. Durante l’intervista lo sottolinea anche che il suo obiettivo è far risparmiare i clienti fornendogli i migliori prodotti al prezzo più competitivo che si possano permettere (in questo caso, minore di quanto si possano permettere).
Ho parlato di recente con un imprenditore che aveva un’azienda di libri e che vendeva libri scolastici. Amazon ha portato i libri scolastici a un prezzo bassissimo, portandoteli direttamente sulla porta di casa senza che dovessi andare in libreria.
Pian piano i margini si sono sempre più ridotti, al punto da essere impossibile competere con qualcuno che è volutamente in rimessa e che riesce a stare in piedi grazie a continui investimenti e a una logistica super ottimizzata.
Amazon ha inoltre utilizzato i libri come “prodotto civetta” per farsi conoscere dai clienti, mostrare che il prodotto funzionava e fidelizzarli portandoli ad acquistare ogni cosa su Amazon. In fin dei conti, le tutele e il servizio clienti che offre Amazon sono obiettivamente impareggiabili.
Di fatto questo imprenditore a un certo punto, da avere un’azienda florida che guadagnava parecchio, ha dovuto chiudere incapace di competere con “così tanta generosità” verso i clienti. Perché, purtroppo per lui, tutta quella generosità non era economicamente sostenibile con i suoi mezzi.
Notare come entrambi gli intervistatori siano molto critici nei confronti di Bezos, al punto di deriderlo se non addirittura attaccarlo verbalmente. Lui tuttavia, con la massima gentilezza e con il sorriso, risponde spiegando la sua posizione senza essere minimamente turbato dalle loro osservazioni.
Non è un caso che Jeff Bezos sia la seconda persona più ricca al mondo nel 2025.
Donazioni di denaro importanti celebri
“Silvio, questa è un’opportunità così grande che se non fosse arrivata avremmo dovuto inventarcela”
Ennio Doris disse questa frase a Berlusconi per convincerlo a ridare ai propri clienti 120 milioni durante il crack Lehman.
Poi aggiunse: “Era l’occasione perfetta per dimostrare che noi siamo diversi dagli altri. Infatti, l’anno successivo la raccolta netta di risparmio fu di 5,8 miliardi, quasi il doppio del 2007″
Ora, al netto delle considerazioni politiche o di altra natura su Berlusconi, Ennio Doris ebbe totalmente ragione. Dimostrò che la banca teneva ai propri clienti e che era pronta a metterci la faccia. Questo ebbe un effetto positivo enorme, con un sacco di persone che si fidarono dunque di una banca che li aveva tutelati.
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Non è l’unico esempio.
Bitfinex, un exchange di cryptovalute, nel 2016 fu hackerata. Rubarono 119 mila bitcoin, ovvero 72 milioni di dollari. A quel punto, decisero che invece di far finta di nulla, era loro compito rimborsare i clienti. Ci misero solo 7 mesi e questo li aiutò ancora di più nella loro crescita.
Ci sono vari altri esempi anche, se vogliamo, secondari. Come PayPal che per iscriverti inizialmente ti regalava 10$. Modello ripreso anche da Satispay che ora ti regala persino 30€ o 50€ a seconda dell’evento.
Un modello simile l’ha adottato anche Dropbox. Che con un modello stile gamification ti regalava centinaia di mega di hosting gratuito a seconda delle “missioni” che facevi.
Ci sono innumerevoli esempi di operazioni sia in grande che in piccolo che hanno portato a risultati molto positivi.
Vabbè allora esco a regalare soldi, quante cazzate
Beh… è quello che ha fatto Mr Beast con un senza tetto. Aveva trovato uno sponsor che era disposto a dargli 5k per un video. Gli ha detto che ne voleva 10k. Lo sponsor all’inizio era piuttosto stranito e stava per abbandonare la trattativa. Poi Mr Beast gli ha spiegato che non avrebbe tenuto neanche un soldo di quanto guadagnato e lo avrebbe donato totalmente a un senza tetto per farci un video.
L’idea allo sponsor piacque e quindi decise di dargli una chance. Inutile dire che il video fece 11 milioni di visualizzazioni.
La cosa paradossale di YouTube è che presto è diventato un format. Così virale e “funzionante” che l’hanno replicato pure YouTuber italiani come Fierik:
Inutile dire che i video in cui fa le donazioni sono quelli più visti del suo canale. Anche per le reazioni sconvolte della gente dopo la donazione.
Ora non dico di andare in strada a regalare soldi a caso alla gente… però c’è chi l’ha fatto e stranamente ha funzionato 🙂
Finisco con il citare il grande Spocchimax che solo i più colti conosceranno… (anche questo è il video più visto del canale che l’ha caricato).
Quindi ora ti mandiamo l’IBAN e mandi il bonifico?
In realtà sto pensando da tempo a come fare a dare soldi o comunque valore gratuitamente a chi legge il mio sito. Al netto ovviamente degli articoli e contenuti gratuiti. Ho pensato a contest, premi, ecc.
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Il “problema” è la legge italiana. Fare un give away “all’americana” rientra nelle regole di un “concorso a premi”. Sostanzialmente qualsiasi cosa che implica un qualche criterio di selezione o una qualche regola rientra come concorso a premi. Quindi va depositato, normato, ecc. altrimenti lo puoi fare, ma ovviamente è illegale.

Questo per dire è quando nel mio vecchio gruppo Facebook avevo deciso di offrire delle coaching gratuite di 30 minuti a chi portava degli amici nel gruppo. Come vedi ha funzionato alla grande. Questo fu il primo mese, ma nel giro di qualche altro giorno eravamo arrivati a circa 700 partecipanti. Di fatto raddoppiando le persone nel gruppo. Questo per dire che questa dinamica è davvero molto efficace, anche se non c’erano “soldi in palio”.
Tuttavia, anche questo è molto borderline. Avendo delle regole di partecipazione potrebbero farti storie che è comunque una sorta di concorso a premi.
E’ vero che su queste cose nessuno va a controllare anche perché avrebbe poco senso, però comunque preferisco fare cose totalmente legali, non qualcosa su cui potrei avere problemi un giorno (anche perché rischiare multe per aver regalato soldi alla gente fa doppiamente ridere…)
Vanno fatte inoltre due considerazioni. Ho pensato anche solo a regalare tipo dei buoni Amazon. Magari dicendo che a random ogni tanto nel gruppo Telegram avrei estratto qualcuno a cui regalare questi buoni. Anche questo però rischia di rientrare nel concetto di give away nonostante sia un gruppo privato, anche se la cifra dovesse essere bassa. Bel casino 🙂
Ho anche pensato di regalare soldi completamente a caso a chi li vuole mettendo un tetto massimo. Senza nessuna regola non c’è il concetto di concorso a premi, potrei solo “suggerire” di iscriversi al gruppo telegram come ringraziamento 🙂 tuttavia boh, mi sembra una cosa un po’ fine a se stessa. Sto “premiando” persone casuali senza alcun merito. Magari pure persone che mi odiano o che in passato mi hanno remato contro, non avrebbe molto senso.
Infatti uno dei motivi per cui non ho più organizzato altri shooting è anche questo. Alcune persone ho compreso che avrebbero usato quelle foto per “foraggiare” la loro dipendenza dal sesso. Di fatto è come se stessi regalando siringhe ai drogati.
Mi è capitato anche di un ragazzo tempo fa che mi dicesse che l’averlo aiutato ad avere delle foto molto belle per Tinder non sapeva se fosse stata realmente una benedizione o una maledizione. Questo perché ad avere valore senza sotto un sistema solido finisce per creare più che altro danni.
Le persone hanno bisogno più di essere seguite, accudite, consigliate e guidate quasi che fossi un padre. I soldi, foto o altro valore fine a se stesso è utile fino a una certa. Anzi, per alcuni è controproducente. Come tutte le persone che si sono suicidate dopo aver vinto alla lotteria e dopo aver dilapidato rapidamente i soldi guadagnati.
E’ naturale che se regalassi cose per entrare nel gruppo Telegram, al solo fine di aumentare le persone lì, “funzionerebbe”. Non vuol dire tuttavia che per quelle persone sia funzionale come cosa.
Nel dubbio comunque fossi in te seguirei il mio gruppo Telegram, non si sa mai 😛 se poi hai idee interessanti (e sensate) su come posso regalarti cose, puoi entrare nel gruppo a dirmi la tua 🙂
Conclusioni
Abbiamo visto un po’ di motivi per cui essere generoso non solo è conveniente, è semplicemente l’unica scelta sensata. Vedremo altre motivazioni nella parte due di questo articolo che pubblicherò a breve. Non vuoi perdertela? Iscriviti subito al gruppo Telegram per essere avvisato appena pubblico un nuovo articolo 🙂
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