Quella di oggi sarà il racconto del motivo per cui sono arrivato dal Dr. Nanussi e quello che è stato il mio percorso con lui per risolvere i miei problemi di masticazione.
Non sono un dentista, fisioterapista o nessun’altra cosa che finisce con “ista” (nemmeno “professionista” :-)) per cui prendi le mie parole per quello che sono: il feedback di un cliente e quello che ritengo di aver appreso durante il percorso.
Table of Contents
La mia storia
Era circa il 2010. Purtroppo i miei genitori erano separati e non c’erano molti soldi. Pertanto, invece di andare dal solito dentista molto costoso a Padova, decidiamo di andare da un dentista meno rinomato. All’epoca non presi molto bene questa notizia.
Tuttavia, un po’ costretto, andai comunque. Mi dovevano sistemare una carie all’ultimo molare sopra a sinistra. Dopo averla fatta continuavo a sentire l’appoggio dei denti come “sbagliato”. Lo dissi più volte, eppure la dentista non ne veniva fuori. Lì per lì mi venne il dubbio che magari fossi io che insistevo troppo. Oppure che alla fin fine non cambiava poi così tanto.
Morale della favola, da quel giorno in poi non ho più sentito che “chiudevo” i denti correttamente. Avevo sempre male quando li chiudevo. Sempre. E’ dal 2010 che faccio di tutto per non serrarli. O che non appoggio il mento sulla mano quando sono stanco o annoiato. Semplicemente perché avrei dolore a serrare i denti.
Ho provato a tornare la settimana successiva ma non hanno combinato granché. Il risultato è stato il medesimo. Anche perché ormai non mi ricordavo più come chiudevo correttamente essendo passato del tempo. Con il senno di poi avrei preferito far marcire i denti piuttosto che sistemarmi quella carie. Ma purtroppo è andata così.
I denti e la postura
Purtroppo all’epoca non ne ero consapevole, tuttavia tra l’appoggio dei denti e la postura c’è una connessione molto profonda.
Questo è uno dei molti video sull’argomento che è possibile trovare online. Detto molto in breve e in semplice (purtroppo non sono ne un dentista ne un fisioterapista), i nostri denti, e in particolar modo i nostri molari, specie gli ultimi, è come se funzionassero come “stabilizzatore”.
In buona sostanza, è come se il nostro cervello “tarasse” il nostro equilibrio basandosi su come appoggiano gli ultimi molari. Pertanto, se uno dei due è più alto dell’altro… o se manca proprio (es: te lo devono togliere e non lo sostituiscono), quello che succede è che il nostro cervello ci calibra… storti.
Vuoi essere il primo a vedere i prossimi articoli? Entra nella nostra community 🙂
Per lui essere con un lato più alto dell’altro è corretto e quindi ti porta ad avere una postura sfalsata. Naturalmente non è l’unico fattore che contribuisce (per esempio, un altro è la vista. Nel caso in cui un occhio sia molto più miope dell’altro potresti avere un problema simile). Tuttavia, avere un bilanciamento non dico perfetto, ma quantomeno pareggiato tra sinistra e destra è fondamentale. Altrimenti andate via storti per forza di cose.
Pertanto, quello che successe da quel giorno in cui mi sono rovinato i denti in poi, non è stato solo un fastiodio ai denti. Che di per se è molto fastidioso ma alla fine della fiera non era neanche così tanto invalidante. Bensì ho cominciato ad avere progressivamente sempre più problemi fisici.
Inizialmente il dolore è partito dalla pianta del piede. In sostanza, con il cambio di postura, sono finito per essere più ruotato verso destra. Pertanto il piede sinistro invece che essere normalmente “aperto” verso sinistra tendeva a essere più “dritto”. Mentre il destro tendeva a essere più “aperto” del normale verso destra.
Lo si vede chiaramente in questo esame baropodometrico che ho fatto a 32 anni di come appoggiavano (e appoggiano tutt’ora) i miei piedi:
Come si vede da questa immagine, il sinistro è pressoché dritto. Il destro è totalmente aperto a destra. Prima di fare questa rilevazione mi era stato chiesto di stare il più “dritto” possibile (che non vuol dire con i piedi esattamente dritti, bensì guardare avanti ed essere “bilanciato” sui due piedi. Quindi anche il sinistro non è corretto essendo troppo dritto rispetto alla normale apertura dei piedi).
Notare anche che tutto il peso è caricato sui talloni (vista l’incapacità a pronare e usare correttamente i piedi) e principalmente sul piede destro. Essendo quello dove ero abituato a caricare avendo dolore al sinistro.
Uno potrebbe dire: “eh vabbè dai chissene, che cosa vuoi che cambi”… cambia che il piede sinistro aumenta l’arco plantare. Mentre il destro collassa. Pertanto il sinistro diventa più “cavo” mentre il destro più “piatto”. Motivo per cui al sinistro mi venne fastidio alla pianta plantare, essendo più sottoposta a sollecitazione, mentre il destro divenne piatto e la pianta è collassata.
Questo problema si può comprendere meglio con questo reel:
In buona sostanza questo produce una incapacità di pronare il piede e quindi di ruotare e camminare correttamente. Il che si traduce in problematiche alle anche e alla schiena.
Tuttavia, di per se al piede non ho nulla. Pertanto, quando andai dall’ortopedico mi disse che non avevo assolutamente niente. Tanto che mi diedero pure del “malato immaginario” 🙂 che si sentiva abbandonato dai genitori separati e non sapeva più come elemosinare disperatamente delle attenzioni. Problemi ne ho avuti tanti, ma almeno questo per fortuna non l’ho avuto.
Vuoi essere il primo a vedere i prossimi articoli? Entra nella nostra community 🙂
Comunque, drammi familiari a parte, finii per andare da un podologo che mi prescrisse dei plantari. Temporaneamente i plantari risolsero il problema visto che sostenevano l’arco plantare. Pertanto non avevo più male alla pianta del piede.
Tuttavia, peggiorarono progressivamente il problema. Questo perché il plantare per dare supporto al piede finiva per “spingerlo” ancora di più in una posizione errata. Anzi, la stabilizzava come corretta. Esacerbando ulteriormente il problema. Fino al punto che non potevo più stare senza il plantare e che avevo dolore anche con il plantare per poi avere anche mal di schiena.
Inutile dire che allo stato attuale non uso più i plantari e ve ne sconsiglio l’acquisto e l’utilizzo. Anzi se ora li rimetto anche solo per una settimana ho peggioramenti tangibili. In sostanza paghi per un tampone temporaneo che peggiora la situazione nel tempo. Detta così sembra un mio odio immotivato ecc. ma qui c’è una spiegazione scientifica e accurata che spiega il problema.
Detta molto terra terra, se sei storto capisci perché, risolvi le cause e poi curi i sintomi facendo rafforzamento / mobilità. Così risolvi “definitivamente” (anche se costa un sacco di soldi trovare chi lo sa fare).
Se invece hai un piede cavo e metti un supporto all’arco plantare per non sollecitarlo troppo, il piede “pensa” che è corretto stare storto visto che alla fine è comodo così. E diventa ancora più storto peggiorando la situazione. E il corpo si abitua a compensare questo appoggio storto creando compensi muscolari poi difficili da togliere.
Ora, non mi addentro ulteriormente sulle meccaniche di mobilità, postura, ecc. visto che non è quello il focus del post. Anche perché ricordo che non ho alcun titolo che finisce con -ista in merito 🙂 anche se il fondatore di Squat University si, per cui se vuoi approfondire ti rimando sul suo sito.
Passiamo dunque… a parlare di come ho “sistemato” questo benedetto dente 🙂
Il bite e il dente rotto
Da quello spiacevole incidente sono andato da qualche dentista senza ottenere grandi risultati. Ho comprato e messo anche dei bite con risultati tuttavia alterni. Al che un giorno, allenandomi, si rompe uno dei molari. Questa rottura mi ha portato a ridurre abbastanza il dolore al polso destro che era ricorrente e a cui non trovavo una soluzione definitiva.
Qualcosa lì per lì ha connesso. Una volta sistemato il molare il dolore è tornato. Ho provato a fare l’ennesimo bite su suggerimento del dentista, tra l’altro molto bravo, che mi aveva in cura.. anche lì c’è stato un miglioramento ma non definitivo. Pertanto mi sono convinto che i molari fossero il problema.
Finché, dopo un po’ di indecisioni, finisco per scegliere di andare dal professor Nanussi su suggerimento di una mia amica.
La visita e la cura con il professor Nanussi
Il professore mi ha fatto fare molte visite per riuscire ad individuare la causa del mio problema. Quello più standard (nel senso che l’ho fatto con lui varie volte) era questo:
Sostanzialmente ti mettono questo affare in bocca che vede come premi i denti e quanta forza metti nei singoli punti mostrando le punte di forza. In rosso quando premi tanto, in verde quando premi poco.
Inizialmente tuttavia ero sufficientemente bilanciato e non si comprendeva il problema. Ho fatto dunque esami di postura, con occhi aperti e chiusi. E ho anche tenuto questo affare (di cui non ricordo il nome):
Che doveva monitorare quante volte serravo i denti e se poteva essere causato dallo stress il mio problema. Tuttavia serravo pochissimo i denti (tranne che durante le partite a Fortnite :-)) e quindi non era quello il problema.
Finché, la realizzazione. Io era come se toccassi sempre prima con il molare di sinistra rispetto a quello di destra. Tuttavia, una volta che toccavo, era come se il mio molare “scivolasse” lateralmente per andare a cercare una posizione più comoda.
Vuoi essere il primo a vedere i prossimi articoli? Entra nella nostra community 🙂
Dunque, lo dissi al professore e gli proposi di provare a fare del mio meglio per non “scivolare”. Il risultato fu dunque questo:
Ecco, diciamo che questa schermata è la più bella che potessi vedere di qualunque altra. Dopo 15 anni di dolore e soldi spesi (tra una cosa e l’altra, penso ben più di 50-70k) e prese in giro… finalmente avevo nero su bianco che c’era qualcosa che effettivamente non andava nella mia masticazione. E avevamo trovato cosa! Il mio benedetto molare sinistro.
Vista la situazione, il professor Nanussi, che generalmente è giustamente molto restio a mettere mano ai denti per limarli e “adattarli”, ha deciso di fare un molaggio per ridurre il contatto dei molari di sinistra e sistemare la situazione.
Prima ha eliminato la componente di scivolamento per semplificare l’operazione e poi mi ha abbassato il contatto progressivamente fino a pareggiare i due molari.
Questa è la visione del molare con le cartine per vedere i punti di appoggio. Inutile dire che le parti colorate sono quelle più sollecitate.
Si nota dunque un vago 🙂 contatto eccessivo sull’ultimo molare. Per intenderci, questo è il risultato dopo il lavoro del professore:
I colori si nota come siano molto più distribuiti e non tutti sull’ultimo molare.
Anche la situazione globale è migliorata. Ottenendo questo risultato:
Non c’è un equilibrio perfetto tra sinistra e destra (se non sbaglio il totale era nell’ordine del 75% di bilanciamento), ma era sufficientemente bilanciato per poter vivere con un bite senza avere dolori costanti. Il bite era sul 93% di bilanciamento. Questa è una situazione abbastanza normale in realtà anche da parte di persone che non hanno avuto le mie problematiche.
Ultimi ritocchi
Con il professor Nanussi abbiamo dunque provveduto a ripristinare il bite che nel mentre si era consumato troppo applicandoci della resina. Incredibilmente il mio “modding” fai da te non aveva creato danni sostanziali, ma era ancora ben bilanciato. Pertanto me l’ha sistemato un po’ ulteriormente, dando molto più appoggio sui molari e scaricando quindi la tensione sui canini.
Successivamente, un suo collaboratore, me l’ha limato ulteriormente attorno ai punti di appoggio per rendermi il movimento dei denti più libero e meno vincolato ai “solchi” che ormai si erano scavati con l’utilizzo. Il tutto a circa metà del prezzo per rifarlo da zero.
Vuoi essere il primo a vedere i prossimi articoli? Entra nella nostra community 🙂
Devo dire che ho apprezzato l’onestà del professore Nanussi di riconoscere la qualità del prodotto fatto da un dentista concorrente, al punto da preferire cercare di recuperare il prodotto comunque sostanzialmente ottimale invece che propormi al doppio del prezzo di rifarlo da zero.
Unica nota “dolente” che mi sento di riportare, è stata la perdita di tutti gli ultimi dati dei pazienti a causa di un ladro durante una conferenza che ha rubato sia il computer che i backup. Questo per fortuna non ha comportato nel mio caso dei grandi problemi, visto che quei dati non sono serviti per la risoluzione del mio problema.
Tuttavia, va detto che il professore Nanussi si era detto pronto a rifarmi fare gli esami gratuitamente laddove fossero necessari o semplicemente io li richiedessi. Cosa che non ho richiesto non essendo utili allo scopo.
Una seconda cosa, in realtà non connessa direttamente a lui, è stato il consigliarmi un professionista nell’ambito della fisioterapia che purtroppo mi ha dato un’impressione negativa. Non sembra aver identificato affatto la mia problematica.
Magari era più avezzo ad altre situazioni, nel mio caso mi è stato consigliato una sorta di massaggio decontratturante che a parte farmi sentire più leggero di 100€ non ha sortito molti effetti 🙂 ho preferito dunque rivolgermi a un altro professionista che già mi seguiva.
Va detto che non essendo la specialità del professor Nanussi posso comprendere che un professionista rinomato possa sembrare un’ottima scelta non avendo modo di valutarlo ulteriormente. Per cui non gliene faccio una colpa.
Tuttavia devo riconoscere che il professor Nanussi, dopo il mio riscontro, mi ha detto che non c’era alcun problema se preferivo essere seguito da un altro professionista. E ha continuato a seguirmi al pari di prima. Cosa che invece molti non fanno se non vieni seguito da figure che loro approvano.
Quindi beh.. vissero per sempre felici a contenti?
Vorrei poter concludere così il racconto tuttavia è vero solo in parte. Sicuramente il professor Nanussi ha risolto le mie problematiche nel suo ambito. Sembra scontato ma non lo è, avendo speso molti soldi in passato anche con professionisti rinomati senza cavare un ragno dal buco.
Tuttavia, allo stato attuale, questa è la mia (bellissima :-)) faccia:
Forse non è così evidente, ma se si vede velocemente una foto dietro l’altra (che è la stessa, specchiata) si comprende come sia poco bilanciata tra destra e sinistra. Risulto parecchio asimmetrico. Perché ormai la muscolatura delle mandibole si è sviluppata in modo differente.
Aver dunque cambiato così tanto il mio modo di masticare ha portato a chiamare in causa i muscoli della mandibola sinistra molto di più di quanto non lavorassero in precedenza. Questo ha comportato che ho avuto fastidi alla mandibola sinistra per i primi mesi. Dovendola “scaricare” con l’aiuto del mio fisioterapista per stare un po’ meglio.
Ho avuto anche episodi, come quando sono andato in GoKart, di forte nausea dovuto a un sovraccarico eccessivo del collo o della mandibola. Al punto da non riuscire nemmeno a stare in piedi dalla forte sensazione di nausea. Dopo circa 6 mesi dall’intervento sto abbastanza bene anche se la situazione non si è pareggiata ancora del tutto.
Naturalmente non è per via dell’intervento che ho avuto queste problematiche, è che la muscolatura ha bisogno di tempo per riequilibrarsi.
Lo stesso problema ce l’ho a livello di schiena e muscolare in generale. Sto cercando di imparare a “resettarmi” tuttavia è molto complesso. Almeno adesso posso partire da una situazione di sostanziale stabilità grazie al professor Nanussi ma sarà un bel viaggio lungo riportare quel bacino completamente storto a qualcosa di dritto e funzionale.
Ma questa… è un’altra storia 🙂 che spero di raccontare presto. Intanto, spero di averti dato un’opinione valida sull’operato del professore e del suo team che vi consiglio vivamente e ringrazio per l’aiuto.
Se non vuoi perderti come andrà a finire questa storia.. seguimi per non perderti i prossimi articoli 🙂
Commenti recenti