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La bellezza non è altro che percezione. Non si può essere sempre belli. E una stessa persona può essere percepita come brutta o bellissima a seconda di davvero molti fattori. Di sicuro però un buon livello di bellezza ha un grande impatto sulla tua autostima. Motivo per cui ha senso lavorarci.

Abbiamo già parlato di come con una foto la mia ragazza ha raddoppiato i follower su instagram in pochi giorni. E abbiamo già dato qualche indicazione su come fare foto che spaccano. Oggi vedremo come essere belli da 10. E no: non serve che tu sia un modello per riuscirci.

Potresti pensare che questa cosa sia utile solo per rimorchiare su Tinder. E per quello funziona per carità. Tuttavia, è fondamentale anche per il curriculum, LinkedIn, le copertine di YouTube, le foto su Instagram o Facebook. Fare una buona prima impressione serve sempre e comunque, in ogni occasione. Ti semplifica di molto la vita in ogni interazione.

A 20 anni infatti caricai su Facebook questa foto:

risultato foto vecchia

Puoi vedere che non solo ero percepito come brutto. Ma anche come stupido e poco affidabile. La bellezza dunque ha un ruolo determinante su come vieni percepito dagli altri.

E avrei potuto concludere che ok, ero brutto. 8-10 anni dopo questo è il cambiamento:

Lo stesso vale per la mia ragazza. Anche lei è migliorata molto e anche lei ha molte foto che performano bene:

Si potrebbe anche notare come il fatto di avere o meno un seno importante abbia avuto un riscontro poco rilevante nella valutazione delle foto. Incide, ma non in modo determinante.

Detto questo, vediamo ora un po’ di strategie che puoi attuare per far schizzare alle stelle i voti delle tue foto.

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Serve realmente avere foto da 10?

Partiamo però da qualche ragionamento esistenziale. Ha senso essere fissati con il diventare il più belli possibile? Naturalmente no, è solo uno dei tanti modelli di felicità che ci convinciamo essere veri e che se riusciremo mai a raggiungere allora si che saremmo mai davvero felici.

Per certi versi, è anche sconveniente diventare “troppo belli/e”. L’obiettivo a livello di crescita personale dovrebbe essere quello di migliorarsi ma in modo bilanciato. Se ti immagini come in un videogioco, dove hai varie “statistiche”, la bellezza dovrebbe essere in linea con tutte le altre. Con un esempio visuale:

crescita personale bilanciata

Questo potrebbe essere un bilanciamento di vari fattori per te rilevanti. Naturalmente ce ne sono moltissimi che entrano in gioco in modo più o meno diretto. Tuttavia ne ho messi alcuni per avere un’idea.

Un setup come quello nella figura è un buon setup. Questa persona ha voluto per qualche motivo massimizzare il suo impatto estetico ma allo stesso tempo ha un buon livello su ogni altro ambito della propria vita. In altri termini, per lui/lei, essere bello è sostenibile e soprattutto coerente con quello che è la vita che sta vivendo.

crescita personale sbilanciata

Una persona come quella in figura invece avrà grandi capacità relazionali e un’ottima bellezza. Tuttavia, magari è single e/o fa molta fatica ad avere un amore stabile. Certo, non è messo malissimo, ma piuttosto che continuare a cercare di essere più bello possibile dovrebbe fare un lavoro sulle sue emozioni. Possibilmente utilizzando la riprogrammazione mentale per capire come mai non riesce a innamorarsi o ha difficoltà famigliari.

crescita personale compromessa

In questo caso abbiamo sostanzialmente una bomba pronta a esplodere. Abbiamo una persona bellissima, con grandi capacità sociali, con molti hobby… ma con una situazione familiare / emotiva tragica. Poca salute e pure senza una lira.

Mi può venire in mente la situazione che potrebbe avere un PR o una cubista o una escort ecc. O magari anche un bodybuilder che fa uso di doping, spende tutti i suoi soldi in sostanze, ha una salute precaria per via di ciò che assume e magari ha una situazione emotiva disastrata.

Naturalmente non tutte queste figure hanno una situazione di questo genere, ma possono essere esemplificative.

In questo caso è di fondamentale importanza cominciare a sistemare i problemi di salute prima che siano troppo gravi. Inoltre, la mancanza di soldi renderà insostenibile il curarsi e continuare a essere così belli nel tempo a meno di sacrificare la salute e ogni altra cosa.

Tuttavia, molti in questa situazione pensano che non sono belli abbastanza e di dover continuare a spingere l’acceleratore su quello per migliorare la propria vita / essere felici. Quando è realmente quello che gli sta togliendo tutte le energie e il focus.

Se viceversa si ha la necessità di avere un partner che massimizza l’estetica, è magari perché si è troppo abituati ad avere forti stimoli sessuali. E fare un reset della dopamina potrebbe essere la soluzione per ridurre o eliminare nel tempo questo problema.

Il problema principale lo fanno i social. Instagram, Facebook ma soprattutto Tinder appiattiscono tutto e sembra che l’unica cosa realmente rilevante sia quanto sei bello. Motivo per cui è facile ossessionarsi e dare priorità a qualcosa che magari non dovrebbe essere il nostro focus.

E’ anche il motivo per cui chi è single tenderà a dare più focus all’estetica mentre chi è fidanzato tenderà a dare più focus ad elementi “core” come soldi, lavoro, ecc. visto che non è sottoposto a giudizio costante da altre persone sui vari social.

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In ogni caso, la nostra felicità e la qualità delle persone con cui ci frequentiamo non è data solo dalla mera estetica, bensì dall’area che generiamo con tutti i vari fattori. Più siamo persone generalmente di qualità, più frequentiamo persone di qualità.

Tuttavia, se hai già una situazione bilanciata, investire sulla tua estetica, specialmente se vuoi avere successo sui social, è un investimento che può darti ritorni importanti.

Come la bellezza cambia la percezione che hanno di te

Ora voglio mostrarti come può cambiare radicalmente la percezione che le persone hanno di te… semplicemente rendendoti più bello.

Migliorando l’estetica è migliorata anche la percezione generale. Il soggetto quindi risulta molto più intelligente e affidabile. Semplicemente modificando dei parametri che lo fanno apparire più bello.

Nota: non sono due scatti diversi, è la stessa foto. Vedremo com’è possibile ottenere questo risultato nei prossimi articoli sull’argomento.

In questo caso lo abbiamo fatto sorridere, abbiamo tolto le occhiaie e abbiamo sistemato leggermente i colori della foto rendendoli più caldi e meno pallidi. Questi pochi cambiamenti hanno dato un riscontro importante nella bellezza della foto.

Questo mio amico dunque è un 5.8 o un 10.0? Nessuno delle due cose. Abbiamo semplicemente modificato dei parametri per renderlo il più possibile vicino al concetto di ragazzo ideale. Concetto che avevamo introdotto anche quando abbiamo parlato di autostima. Il che ha fatto scattare in chi ha visto la foto il meccanismo “si, lui sarebbe perfetto come partner”.

Tuttavia, fare A/B testing di queste foto su siti come Photofeeler per alcuni è come se si “imbrogliasse”. Sia perché c’è la credenza che cambiare la percezione di se stessi sia sbagliato, sia perché in generale cercare di essere belli sia qualcosa di superficiale o per gente stupida. Quante volte ho tristemente sentito la frase: “il tuo ragazzo / la tua ragazza sta con te solo perché sei bello/a”.

Frase che può aver senso, pensando ai diagrammi di prima, per qualcuno ha solo come valore quello estetico. E lo si vuole invitare (in modo poco cortese), a lavorare anche su altro in modo da essere più bilanciato. Non ha senso invece se la bellezza è solo una delle qualità che possediamo.

Questo porta le persone ad “autosabotarsi”. Molto spesso infatti passa il concetto che devi avere successo nella vita “da brutto” per dimostrare che sei “intelligente” o “simpatico” o “competente”. Non di rado ho infatti trovato, negli uomini, situazioni di questo genere:

crescita personale tipica dell'imprenditore

Ovvero dove hanno lavorato su tutto fuorché la bellezza e pretendono di stare con una ragazza che invece massimizza questo valore. Un po’ modello Briatore.

A dire il vero, questi sono i casi fortunati. Almeno c’è della sostanza. Molti non fanno neanche quello e si impegnano poco in salute, lavoro ecc. e nulla totale sul fronte bellezza. Pretendendo poi la luna quando hanno un mal di schiena che neanche si reggono in piedi.

E’ naturale tuttavia che con un assetto di questo genere, se si vuole un partner molto bello, si dovrà trovarne uno con le qualità “specchiate”. Ovvero con problemi su salute o lavoro o altro e che massimizza invece la bellezza. Entrambe le cose però non sono molto “stabili” e sono difficili da gestire a livello mentale. Perché quello/a ricco/a potrebbe sentirsi sfruttato mentre quello bello/a potrebbe pensare di stare con una persona “brutta” rispetto a se stesso.

Altre obiezioni standard possono essere che lavorare sull’essere belli è uno spreco. Tanto appena smetti di fare palestra o impegnarti al riguardo “perdi tutto”. Diciamo che è più il contrario.

Con il tempo perderai sempre più massa muscolare, le ossa saranno sempre più deboli, la pelle sarà sempre peggiore ecc. Più riesci a rallentare questo processo, più sarai bello, sano e migliore più a lungo. Meno ci lavori, più rapidamente avrai un degrado progressivo con una qualità della vita sempre peggiore.

Per cui un buon momento per iniziare ad andare in palestra è oggi 🙂 idem per lavorare su tutti i temi che affronteremo in questo articolo.

Pertanto, trovo poco intelligente ossessionarsi eccessivamente su questo tema. Anche se non sei un 10 perfetto per tutta la vita non morirai, tranquillo. Ultimamente anche io sto lavorando molto di più su altre cose e quindi qualcosa sto perdendo. Specialmente con la vecchiaia che avanza (sigh).

Però allo stesso tempo non fare nulla al riguardo lo trovo controproducente se per te è un grave deficit rispetto al resto. Sia in ottica sentimentale ma anche molto in ottica lavorativa, visto che come vieni percepito fa tanto la differenza.

Adeguarsi a uno standard vs essere unici

Questo è un argomento complesso e abbastanza spinoso che però purtroppo è molto rilevante.

Tempo fa quando ero giovane e incosciente non era raro vedermi vestire con maglie al limite dell’improbabile. Per fare qualche esempio:

Sicuramente avevo uno stile molto più “unico” e “particolare” di una foto tipo questa:

foto ben riuscita e sorridente

Dove ho una “banalissima maglietta blu”, molto “standard” e “omologata con il sistema”™.

In passato avrei detto no in assoluto alle t-shirt. Ora potrei dire no con riserva. Purtroppo è un no se hai zero forma fisica visto che si adattano alla forma sottostante. Se hai un minimo di spalle e trapezi invece possono andare.

Comunque, il punto è che il confine tra l’essere particolare, unico e “speciale” e… “ridicolo”, è molto labile. Quel vestiario infatti denotava un disagio più profondo che dava sfogo con un vestiario improbabile.

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Va detto che ci sono persone che hanno grande gusto quando si parla di moda e sanno vestire anche vestiti molto particolari in modo efficace. In quel caso va benissimo ricercare un vestiario particolare.

Tuttavia, anche in questo caso è un attimo attirare feedback abbastanza contrastanti. Basti guardare gli outfit più “estremi” che propone la Farragni, tipo questo:

Mi ha fatto troppo spezzare il commento “a volte si può dire anche di no” 😂😂😂 comunque al netto che possa piacere o meno questo outfit, è naturale che un vestiario così è molto estremo, polarizzante e attrarrà molto una cerchia ristretta di persone (e anche di lavori) mentre allontanerà molti altri.

Diciamo che se il mio obiettivo è farmi assumere in banca, arrivare vestito così o avere una foto così sul curriculum non lo consiglierei. Se invece il mio obiettivo è farmi assumere da Prada o una qualche agenzia creativa, già forse potrebbe avere più senso. Ma anche in quel caso è un bell’azzardo, visto che potrebbe piacere come no.

Per questo motivo generalmente se fai contenuti per la massa, conviene un aspetto più “standard”. Visto che avrà risultati più omogenei. Mentre se fai contenuti per una nicchia specifica (es: trapper), avere uno stile riconoscibile può farti emergere.

Il concetto è che la bellezza non è qualcosa di oggettivo. C’è un “modello” che la società identifica come “bello” in un uomo e in una donna e più ti conformi a quel modello, più avrai persone che ti riconosceranno come “bello”. Più avrai uno stile particolare, più sarai polarizzante per una percentuale di persone e magari avrai riscontri neutri o negativi dagli altri.

E’ una tua scelta, ma a mio avviso a livello di autostima è molto più conveniente “conformarsi” e rientrare nello standard, magari avendo solo qualcosa di particolare ma non eccessivo, che uscire totalmente dai binari.

In generale inoltre, in modo molto empirico, ho notato che chi ha uno stile molto estremo è anche chi ha una programmazione mentale molto in conflitto con la società. Si vede come diverso e per certi versi “escluso”. Più ti senti non capito e fuori dal contesto, più avrai un look estremo.

Inutile dire che per performare bene nella società, conviene seguire le regole della società stessa. Chi pensa il contrario o cerca scappatoie o strategie alternative potrebbe anche farcela nel breve, ma nel lungo è purtroppo sempre sconveniente.

Nel caso di Chiara Ferragni, ha costruito un intero business su questo tipo di immagine molto variegata e particolare. E’ un po’ stile il “Think Different” di Apple. Non è giusto ne sbagliato, semplicemente è come ha impostato la sua immagine. E’ tuttavia inevitabile che arrivino piogge di critiche negative per gli outfit più estremi, cosa che la Ferragni ha abitualmente.

Pertanto, le foto proposte saranno molto in linea con quello che ci si aspetta dalla società. Farò anche qualche considerazione in merito a un look più da “bad boy”… ma che è molto in linea con ciò che si vede abitualmente nei film. Quindi sei comunque in linea con quanto detta la società, ma per uno stereotipo specifico.

Attrezzatura fotografica

Abbiamo parlato di fotocamere e abbiamo parlato anche di che stile di fotografia preferire per i ritratti.

E’ vero che se qualcuno guarda il mio setup pensa: “ok ma hai speso un cifro, ovvio che le foto che hai sono spaziali!”. Va detto che se un tempo era vero, adesso ho anche venduto il Sigma Art 85mm per un più “modesto” Nikon 85mm 1.8. Ho visto la differenza? Onestamente… no.

Dunque, in tre delle mie e in una di quelle di Beatrice sono state usate fotocamere entry level da relativamente pochi soldi. Con un obiettivo da 90€. La differenza è che recuperare i colori e farli rendere bene su quelle fotocamere è più difficile. Motivo anche per cui i colori sono un po’ sfalsati.

Prova a guardare le foto di prima e indovinare qual è scattata con un 85mm professionale? Esatto… quella con l’albero di Natale. Lo so, è tutto meno che ovvio.

In queste due foto, per esempio, a sinistra mi hanno fatto una foto con una Canon molto vecchia e un obiettivo da 50€. A destra con la mia Nikon Z6 e il Sigma Art 85mm. La differenza in termini di colori, pelle e resa è notevole. Tuttavia, il risultato finale è molto simile. E anzi, come taglio personalmente mi piace molto di più quella a sinistra. Anche perché eseguita da un mio amico fotografo.

Se non fosse per la compressione e per lo sfocato, ti direi che potresti anche utilizzare il cellulare. Diciamo che se hai un cellulare che simula lo sfocato e ha una buona fotocamera tele, puoi avvicinarti a una resa da fotocamera. Va detto che una foto come la precedente con un cellulare verrebbe molto peggio perché lo sfocato non verrebbe così bene. Oltre a fare molta fatica nella fotografia notturna.

Tuttavia, il nuovo iPhone 14 ha una fotocamera da 77m equivalente. E’ ovvio tuttavia che dovrai scattare la foto da molto distante e non sarà esattamente la stessa cosa di un 85mm. Tuttavia, come ho detto, la maggior parte delle mie foto sono scattate con un 50mm, quindi teoricamente “peggio” di quanto potresti fare con un iPhone 13 (nota: un iPhone 13 ti costa il doppio di una fotocamera base entry level).

Sto un po’ semplificando perché non è che le foto con un 50mm vengono peggio, diciamo che è più uno stile diverso ecco.

Per cui diciamo che l’attrezzatura fa un po’ la differenza, ma non è così sostanziale come poteva essere in passato. Specie se hai un buon cellulare.

Migliorare il viso

Venendo dunque a quello che fa realmente la differenza, il viso è sicuramente l’elemento più importante per venire bene in foto.

Non mi dilungo su proporzioni e simmetrie perché a mio avviso rientriamo nel range delle seghe mentali. Sono potenzialmente rilevanti, ma puoi farci qualcosa? Molto probabilmente no, quindi tanto vale.

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Quello su cui puoi lavorare è:

  • Capelli. Elemento fondamentale per entrambi i sessi, avere dei capelli folti di un bel colore è sicuramente un segno di giovinezza e bellezza. Per gli uomini, è tuttavia meglio rasarsi completamente a zero che non avere “buchi” importanti in testa. La fronte alta è sicuramente meno impattante che non un buco al centro della testa. Per le donne, trovare un taglio di capelli valorizzante può fare notevolmente la differenza. Inoltre, un trattamento alla cheratina può migliorare notevolmente la qualità percepita.
trattamento alla cheratina

Ho provato a fare dei test a riguardo e non avere i capelli non è squalificante ma comunque un po’ toglie all’estetica del soggetto.

Certo, fossi calvo davvero magari avrei una linea sottile dei capelli come ricrescita. O magari mi sarei fatto crescere la barba di più per “ribilanciare” il viso. Oppure avrei trovato altri accorgimenti per farlo notare un po’ di meno (es. un cappello magari?). Poi qui sono completamente calvo, cosa succederebbe se perdessi un po’ i capelli? O se avessi “la piazza” o altre situazioni intermedie?

A mio avviso è meglio o con dei bei capelli o niente. Molti hanno dei tagli decisamente poco valorizzanti. Di recente ho avuto la sfortuna di avere un taglio fatto obiettivamente “malino” e si è notato parecchio.

  • Denti & sorriso. Penso sia la cosa più importante. Se hai i denti storti o una masticazione compromessa avrai sempre asimmetrie, tensioni ai cervicali e alla mandibola e in generale sembrerai più “storto” di quanto non vorresti.
  • Naso. Su questo ci puoi fare qualcosa solo con un’operazione. Ritengo che un’operazione possa essere rilevante o valutabile solo in caso di grandi sproporzioni rispetto al resto del viso. Nel caso di Diletta Leotta non lo vedrei come un cambiamento necessario, però è innegabile che l’aversi rifatto il naso le abbia dato un grande impatto estetico a livello di viso:
Diletta Leotta prima/dopo
  • Occhi: avere degli occhi blu o comunque belli “funziona” parecchio. Il problema è riuscire a fare delle foto che li valorizzino e che li “facciano uscire”. In questa foto, per esempio, i miei occhi blu sono molto valorizzati. Per farlo, si può usare uno schema di luci “butterfly” con due flash laterali (ma non troppo).
foto occhi azzurri
  • Sopracciglia: per alcuni sono un elemento fondamentale, per altri meno. Diciamo che l’importante è che abbiano una forma “normale”. Se vi fanno sembrare sempre incazzati o sono troppo folte o troppo sottili potrebbe essere un elemento su cui lavorare. Non mi metterei a fare forme particolari e, decisamente, non troppo fini. Un errore che fanno molte donne è letteralmente “depennarsele” dalla faccia rimanendo poi senza negli anni. C’è chi per dare una forma migliore ha ricorso al microblading. Avendo un amico che è rimasto con le ciglia verdi per un microblading andato male, invito a pensarci 4 volte prima di farlo e soprattutto, se lo fate, di andare da un professionista certificato.
  • Pelle: può sembrare una cazzata, ma mangiare male vi dà una qualità della pelle del viso terribile. Questo risulta in tutta una serie di brufoli, punti neri, colore della pelle a chiazze, ecc. che è davvero brutto da vedere. In foto sono cose che si possono correggere con Photoshop, però è un lavoraccio. Dal vivo però tutto ciò verrà fuori, quindi è meglio avere una dieta decente e curare un minimo la pelle del viso. Io avendo avuto acne adolescenziale purtroppo potrei avere una pelle migliore.
  • Rughe: purtroppo invecchiare è una brutta bestia. Su questo si possono mettere creme, fare maschere ecc. per ridurre l’effetto del tempo. Con Photoshop si possono “ammorbidire” le rughe in modo da renderle meno evidenti, specie quando sorridiamo. In modo da dare al volto un aspetto più giovane.
  • Labbra: le ritengo un elemento forse minore ma, se belle, danno molto al viso. Lo svantaggio è che un filler per quanto sia poco costoso e poco invasivo come operazione, dall’altro lato dura relativamente poco. Inoltre, a furia di farlo, il rischio di avere sempre di più le “labbra a canotto” come risultato finale è abbastanza altro. Personalmente è un’operazione che non farei, anche perché è facile che il risultato sia molto artificiale.
  • Orecchie: non sono un elemento fondamentale a meno di avercele palesemente a sventola. Esistono operazioni per risolvere le orecchie a sventola. Tuttavia, possono essere già più gestite con cappelli o capelli lunghi o altri stratagemmi. Ovvio, non si possono fare miracoli.
  • Barba: avere una bella barba è sicuramente qualcosa di positivo. Normalmente viene consigliato una “barba di 3 giorni” come lunghezza “ideale”. Ci sono persone con barbe molto importanti che stanno bene, altri invece meno. Il mio consiglio è di provare, anche se a volte non fa molto la differenza. Come in questo caso:

Probabilmente potremmo trovare anche altri elementi su cui discutere, come mento o zigomi, però direi che abbiamo affrontato i temi principali su cui poter andare a lavorare per migliorare l’estetica del tuo viso (nei limiti di quanto si può modificare).

Foto del viso

Una foto del viso fatta bene può veramente farti una grande differenza. Sia per quanto riguarda il curriculum / LinkedIn, sia per quanto riguarda Tinder. Il viso assume un’importanza ancora maggiore nel caso in cui non ti alleni e/o hai un brutto vestiario. A quel punto diventa l’unico modo per diversificarti dalla massa.

Vale anche al contrario, ovvero non dovessi spiccare come qualità a livello del viso, il mio consiglio è di evitare foto del viso e preferire mezzi busti o foto intere. E andare a valorizzare magari di più l’abbigliamento, il fisico o l’armonia complessiva.

Un po’ di “regole” per quanto riguarda le foto del viso:

  • evita gli occhiali da sole. In alcuni casi la resa è positiva, però ci sono molti che hanno occhiaie o un brutto viso e per “nascondersi” si mettono gli occhiali in ogni foto. Per cui, se hai una foto con gli occhiali ok, altrimenti evita.
  • no selfie. Non dovrei neanche dirlo, ma i selfie sono la forma più terribile di foto del viso che puoi scattare.
  • no foto in macchina mentre guidi o mentre fai finta di guidare. L’idea è di mostrare di avere un’auto. Ok va bene, ma fallo allora con un minimo di criterio. Al netto dello stile particolare, che come dicevo può non essere “conveniente”, un buon esempio di foto in auto se proprio la vuoi fare è tipo questa di Sfera:
  • no foto sgranate, dove non ti si vede bene, in mezzo alla folla o, peggio, con smorfie o la bocca a culo di gallina.
  • no cappelli, acconciature o cose in testa strane e improbabili (tranne rarissime eccezioni).
  • no baffi o barbe assurde, tranni anche in questo caso casi super eccezionali.

Detto questo, come dicevamo sull’articolo dei vari stili fotografici, la prospettiva da cui scatti la foto dipende molto dall’obiettivo con cui scatti.

Con un 50mm conviene fare una foto dal basso, ottenendo un risultato simile a questo:

foto profilo sorridente mia

Questo perché scattando frontalmente il viso verrà distorto dalla lente e il risultato sarà esteticamente peggiore.

Inoltre, la luce deve illuminare il volto. In particolar modo la luce dev’essere puntata verso il soggetto dalla parte in cui guarda. Quindi l’illuminazione in questo caso sarebbe stata migliore da sinistra invece che da destra.

Infine, è molto meglio se si guarda in camera e se si sorride. Poi va anche detto che ci sta un po’ di varietà. Tutte foto in cui guardi in camera e sorridi dopo un po’ stancano. Ci sta anche lo sguardo sognante a 45° come ci sta anche la foto serio. Però se è la tua foto del viso, meglio sguardo in camera e sorridente se hai un bel sorriso.

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Nota sorriso: il 98.9% dei ragazzi non riescono a fare un sorriso decente. Se anche tu sei così o ti alleni molto allo specchio (consigliato, io l’ho fatto per qualche giorno) o eviti proprio per le foto. Verresti solo strano e inquietante. Un trucco è provare a fare come un “colpetto di risata” invece che alzare solo gli angoli della bocca, in modo da risultare più naturale.

Alcuni hanno pure delle retrazioni muscolari alla mandibola per cui il sorriso a bocca aperta viene molto difficile se non impossibile. In quel caso massaggiare la mandibola, la guance, provare ad aprire al massimo le bocca o cercare di fare una “O” il più grande possibile può aumentare la mobilità dei nostri muscoli. E darci un sorriso decisamente migliore.

foto profilo sorridente mia a Tolfama

Questa foto è stata fatta con un teleobiettivo e infatti è uscita molto bene con una prospettiva circa in linea con gli occhi. Forse è un po’ troppo zoomata, avrei preso la collana che portavo al collo. I capelli e lo sfondo sono meno valorizzanti rispetto alla precedente. Inoltre, ho anche un sorriso un pelo più “contratto”. Motivo per cui totalizza solo 9.7.

E’ indispensabile sorridere nelle foto? In realtà no.

Come vediamo in queste foto si può avere anche un’espressione seria. La cosa indispensabile però è avere un aspetto felice. Quindi gli angoli della bocca dovranno guardare leggermente in su. E trasmettere in generale felicità.

Il problema di una foto così, ma come altre che ho scattato in passato:

foto priva di emozioni ma seria

E’ che è totalmente priva di emozioni come foto. Anzi, può sembrare quasi triste o abbattuto. Non è tanto quindi il sorriso il discorso, quanto il voler trasmettere felicità nella foto. Mentre molti a guardargli sembra che li abbia tirati sotto un tir da quanto sembrano depressi.

Infine, un’ultima nota sullo sguardo. A volte, socchiudendo leggermente gli occhi è possibile rendere lo sguardo più penetrante e dare un “effetto modello”. Il risultato è circa questo:

La parte complessa è fare sia questo che sorridere. Il risultato spesso non è granché quindi il mio consiglio è di farlo solo se decidi di fare una foto seria.

foto sorridente recente ma scarsa

Ho voluto per curiosità provare anche questa foto. A mio avviso:

  • lo scatto è troppo dal basso. Fosse stato scattato leggermente più dall’alto, visto l’obiettivo a 85mm sarebbe stata più d’impatto.
  • ho un taglio di capelli davvero poco valorizzante, quasi a scodella. Purtroppo questo giro non è uscito al meglio.
  • ho provato a non editare la pelle e neanche le rughe (sigh).
  • tuttavia il sorriso è venuto molto bene.

La foto quindi ha un valore inferiori alle precedenti ma non in modo drammatico.

commenti alla foto

Visti i commenti direi che gran parte della questione è fatta dal sorriso che funziona molto.

Questo anche per dire che il risultato dipende da molti fattori. Conformazione del viso e genetica di base contano, ma fino a un certo punto.

Bello e affidabile vs bello e inaffidabile

A seconda del vestiario, posa e mood generale della foto si può trasmettere più affidabilità (e intelligenza) o meno.

Nel pratico, un vestiario più “canonico” ti inquadra come “bravo ragazzo affidabile”. Un vestiario invece magari bello, ma più da “cattivo ragazzo” ti può far inquadrare come bello, ma inaffidabile.

Per fare qualche esempio più nel pratico:

In queste foto, sia io che la mia ragazza, siamo vestiti in modo abbastanza “tranquillo”. Quindi maglione, polo, o vestiti similari.

Per questo motivo queste foto trasmettono affidabilità. Il risultato è quindi che la percezione di affidabilità e intelligenza è in media molto alta. Per questo motivo il mio consiglio è di usare foto di questo genere per LinkedIn o curriculum o in genere per posizioni lavorative. Anche nei social o su Tinder rendono bene ovviamente.

Tuttavia, è possibile avere anche un look più “aggressivo” cosa che però comporta voti molto più bassi sul fronte affidabilità.

In questo caso nonostante un voto alto sul fronte estetico, intelligenza e fiducia hanno dei voti anche molto bassi. Il motivo è perché a un look più aggressivo spesso associamo qualcuno più “cattivo”, “contro i dettami della società”, che magari non studia o non ha un lavoro o comunque non è il tipo di persona con cui normalmente ci si dovrebbe “fidanzare” o a cui ti affideresti, magari perché un Fuck Boy e/o non ha compreso l’importanza di fare sempre del bene.

A mio avviso avere qualche foto con un look da “bad-boy” giusto per variare e far vedere che non si è troppo “inquadrati” può avere un senso. E può dare varietà alle foto che uno ha. Questo vale un po’ in generale su ogni social. Certo è che però sono le foto meno appropriate per un curriculum o per LinkedIn.

In generale per questa tipologia di foto è interessante avere cose come:

  • Vestiti strappati o anche con buchi evidenti. Naturalmente dev’essere evidente che è una scelta estetica e non un vestito rovinato.
  • Catene, borchie, ecc. (a mio avviso però eviterei gli eccessi a meno di volere uno stile molto polarizzante).
  • Vestiti rossi o comunque abbastanza appariscenti. Anche il rosa può essere una via di mezzo, specie se fluo.
  • Giacche di pelle. Specie se nere o, meglio, rosse.
  • Accessori come collane, bracciali, anelli. Generalmente il “bad boy” è pieno di orpelli vari ed eventuali 🙂

Il giusto vestiario e il giusto back-ground ci possono anche far apparire molto più competenti e affidabili anche senza fare eccessivamente leva sulla nostra bellezza.

In queste due moto un mio amico è venuto bene in entrambe. Tuttavia, in quella con la giacca e camicia ha un look molto più professionale. Questo porta la foto a essere una candidata migliore per la foto di un curriculum o per LinkedIn. Proprio perché trasmette più intelligenza ed affidabilità.

Anche lo sfondo con un colore sfumato e l’uso dei flash che lo illuminano e staccano dallo sfondo da un tono molto “professionale” alla foto, facendo comprendere a chiunque che è una foto da studio e non fatta in modo amatoriale.

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Va detto che essendo un look un po’ abusato, bisogna starci un minimo attenti. Perché ormai molti lo riconoscono come il look del “venditore” / “truffatore” e quindi si rischia di ottenere l’effetto opposto.

In generale per questa tipologia di foto sono utili anche cose come cravatte o orologi importanti o quantomeno che vengono bene in foto. Naturalmente il vestiario dev’essere di qualità, altrimenti si rischia di ottenere il risultato opposto.

Si possono anche mischiare le cose, raggiungendo un look più elegante ma un minimo più “aggressivo” come questo:

Non lo consiglierei come look per una foto da curriculum, ma è comunque un’ottimo stile per una foto sui social più verso il “bad boy”. Il motivo è che la camicia è palesemente aperta sul collo però non in modo eccessivo. E anche l’anello al dito da un tocco più da bad boy che non da bravo ragazzo. Anche gli occhiali in generale comunicano meno fiducia.

Un look simile (come concetto) ce l’ho in questa foto:

foto serio bad boy in camicia

Certo, il vestiario precedente è più curato ed elegante. Oltre ad avere il grosso vantaggio di avere anche la giacca che da “dimensione” alla foto essendo uno strato in più. In ogni caso possiamo vedere che è uno stile buono per apparire “belli” ma comunque si viene inquadrati come “bad boy”. Sia per via della collana, che della camicia aperta sul collo.

foto sorridente vestito da bravo ragazzo

In questa foto invece, nonostante abbia una camicia anche qui e una maglione sopra, ho un voto molto maggiore su intelligenza ed affidabilità. Anche perché il collo è coperto, ho degli accessori ma non troppo evidenti e vistosi e quindi vengo riconosciuto come “affidabile”.

Il mio consiglio dunque è di variare e di provare diversi stili. E’ naturale che per variare sarà indispensabile avere un buon budget nell’ambito dei vestiti. Motivo per cui, come dicevo in precedenza, preoccuparsi di queste cose senza aver dietro una sostanza importante, è un po’ senza senso.

Allo stesso tempo, non validare le foto fatte con un tool come Photofeeler non ci permette di avere idea se la foto che abbiamo fatto “funziona” per i nostri scopi o meno. Per dire questa è una bella foto che ho anche usato per un po’ a lavoro ma che è totalmente sbagliata per l’ambito:

foto occhi penetranti

Sembra una foto perfetta per LinkedIn essendo una foto del viso dove sono vestito con una polo, tuttavia essendo molto seria e con uno sguardo quasi un po’ “aggressivo” non comunica affidabilità o intelligenza. Motivo per cui l’ho tolta da qualsiasi mio social che utilizzo in ambito lavorativo.

foto ragazzo sconosciuto

Ci tenevo a spendere due parole su questa foto. E’ una foto che ho trovato free to use online.

Diciamo che è la “tipica foto da social” con i tipici difetti delle foto che si vedono spesso in giro:

  • ci sta socchiudere un po’ gli occhi per avere uno sguardo più “tenebroso” tuttavia qui sembra quasi addormentato.
  • ci sta anche l’essere serio, ma qui sembra quasi triste.
  • il mento è in alto come per darsi un tono. Lo fanno quasi tutti. Se guardi nelle mie foto, specialmente quella qui sopra con gli occhi azzurri, il mento è in posizione il più “neutra” possibile. Ne troppo basso, ne troppo alto. Con il mento così alto sembra che vuoi tirartela o essere arrogante.
  • c’è tanto spazio inutilmente sopra la testa. O la taglierei per zoomare di più il viso e vederlo meglio oppure la scatterei più verso il basso in modo da prendere di più il soggetto.
  • le t-shirt non rendono mai a meno di essere molto grossi. Perché non ti aiutano a dare dimensionalità e “spalle”. Il cappellino della Nike poi è terribile.

L’importanza dell’A/B Testing

Chiudo ricordando che non puoi migliorare ciò che non misuri. Testare è fondamentale e provare le proprie foto ancora di più. I tuoi amici ti metteranno like e ti diranno che è una bella foto per farti contento, poi nel pratico chissà se lo è davvero o meno.

Per questo uno strumento come Photofeeler è fondamentale. Molti non si rendono conto di quanto è importante avere un’immagine valorizzante sui social, specie per le proprie “foto principali”. Vedo moltissima gente che pur di non spendere 10€ su Photofeeler lascia perdere o mette foto improponibili che si vede palesemente che non rendono.

foto di Photofeeler

Io ho testato davvero di tutto, non solo foto mie ma anche quelle della Bea, di miei amici e di soggetti che erano interessato ad analizzare per capirne la resa. Certo, ci ho lasciato giù dei bei soldi, ma ho in mano dati per me molto utili.

Conclusioni

Purtroppo sto scrivendo articoli che mi rendo sempre conto che diventano solo un’introduzione visto che molti degli argomenti che sto portando non riescono a essere banalizzati in poche righe. Tuttavia spero che ti possa essere piaciuto questo argomento visto che ci torneremo sicuramente e lo analizzeremo per bene. Parlando di pose, vestiti, quanta differenza la fa la palestra, ecc.

Comunque, se hai voglia di mettere in pratica questi concetti con me in persona, il tutto gratuitamente, non perderti il prossimo Workshop sull’argomento e scrivimi per non perdere il posto. Ormai siamo a 8 posti occupati su 10. Vedremo se aggiungere qualche altro posto o meno.

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