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Dopo aver parlato della mia home gym, in questo post andremo a vedere l’attrezzatura che ti consiglio di acquistare laddove volessi iniziare ad allenarti. Sia la tipologia che eventuali marche e i motivi di questi consigli.

L’ho voluta chiamare la bibbia non tanto perché io sia chissà che esperto.. ma perché ridendo e scherzando è diventata una bella sfilza di oggetti 🙂

Ricordo che se cerchi una figura professionale che possa seguirti nelle tue avventure in palestra ti consiglio Jacopo Tamborra, il mio PT 🙂 i consigli che seguono sono solo le mie opinioni di appassionato.

Jacopo Tamborra durante un workshop
Jacopo in azione in uno dei suoi ultimi workshop

Partiamo con il dire che non esiste una metodica unica di allenamento in palestra. Per citarne solo alcune potremmo utilizzare:

  • Macchinari.
  • Bilancieri, manubri e sovraccarichi in generale.
  • Kettlebell.
  • Zavorre e quindi dip, trazioni, ecc.
  • Fare un misto delle precedenti (es: crossfit).

E’ naturale che la tipologia di allenamento che andiamo a effettuare richiedere dell’attrezzatura che può essere più specifica per una tipologia piuttosto che l’altra. Partiamo dunque da chi ha un obiettivo meramente estetico e chi invece poi ha altre tipologie di obiettivi.

Attrezzatura per chi si allena a fini estetici

Il problema di dire faccio bodybuilding / mi alleno a fini estetici vuol dire tutto e niente. In pratica qualunque tipologia di atleta potrebbe integrare delle “logiche di bodybuilding” nel loro allenamento e quindi avere un ottimo impatto estetico. Per esempio, prendendo un weightlifter cinese sicuramente l’impatto estetico sarà importante:

Tuttavia, fare strappo e slancio non sono il modo più semplice di avere un riscontro estetico. Per quanto moltissimi facciano crossfit che riprende molte logiche del weightlifting proprio per questo fine.

Lo stesso vale per il powerlifting. Panca, squat e stacco non sono strettamente obbligatori se vuoi crescere fisicamente. Ci sono tante altre vie, che possono prevedere macchinari, kettlebell o altro.

Tuttavia, possiamo dire che anche per chi è interessato esclusivamente all’estetica fare panca, stacco e squat (con logiche diverse rispetto a un powerlifter) sono movimenti molto interessanti e che hanno una forte risposta ipertrofica.

Oltre a questi però possiamo trovare molto interessanti anche un overhead press, un rematore (nelle sue innumerevoli varianti), RDL, goodmorning, trazioni, dip e i vari esercizi accessori. Nulla di tutto ciò è strettamente necessario, ma è spesso presente in schede (sensate) votate all’estetica.

In ogni caso intenderò con “allenamento per l’estetica” non il bodybuilding agonistico o logiche di questo genere (che mi sono estranee) ma semplicemente un allenamento per fini estetici senza finalità agonistiche.

Vediamo dunque quali sono gli strumenti più adeguati per affrontare questi esercizi al meglio.

Scarpe

le scarpe nell'allenamento in palestra

Qualsiasi sia la metodica che utilizzerai per raggiungere i tuoi obiettivi è consigliabile utilizzare delle scarpe con la suola piatta. Su amazon puoi trovare queste scarpe cinesi a pochi soldi che rispondono all’esigenza spendendo il minimo sindacale.

Il motivo è che le scarpe con suola piatta ti permettono maggiore sensibilità e capacità di percepire la centratura del piede. Cosa fondamentale per vari esercizi, specie quelli fondamentali. Oltre a maggiore stabilità in generale. Pertanto è una tipologia di scarpe che devi avere sicuramente nel borsone.

Nota importante: le All Star vanno benino, ma personalmente le eviterei. Qui trovi una spiegazione dettagliata del perché.

Comunque, se vuoi puntare a qualcosa di più qualitativo rispetto alle cinesine hai diverse opzioni. Sicuramente una interessante (anche se costosa) sono le scarpe barefoot. Molte scarpe sono strette e costringono il piede, finendo per rovinarti la posizione delle dita dei piedi. Con il risultato di perdere stabilità e avere varie problematiche (tra cui sciatica e quindi mal di schiena, male alla pianta dei piedi, al quadricipite, ecc.). Questa tipologia di scarpe sono molto large sulla parte davanti del piede e risultano davvero molto confortevoli.

Un’altra tipologia di scarpe che si vedono spesso e che sono molto valide per l’allenamento sono le Sabo. Vengono usate principalmente in ambito powerlifting perché tengono molto anche lateralmente e se fai stacco sumo ti danno maggiore stabilità. In ottica allenamento per l’estetica tuttavia non sono così fondamentali. Oltre al fatto che, personalmente, non mi entusiasmano da un punto di vista di bellezza.

Altre scarpe ancora possono essere le notorius lift. Queste scarpe, più simili alle barefoot, hanno la possibilità di avere un ottimo grip mantenendo anche una grande sensibilità al suolo. Ti sembrerà quasi di essere scalzo. E alcuni modelli, specie sul sito internazionale, sono davvero belli. Occhio che se le acquisti sul sito internazionale devi mettere in conto anche dogana e spedizione!

Un’altra tipologia di scarpe ancora sono le Gorilla Wear – Perry High Tops Pro. Personalmente ne ho acquistate varie perché decisamente comode e anche esteticamente a me piacciono molto. Inoltre, su citymuscle sono spesso in sconto (iscriviti alla mailing-list per non perdere quando andranno in sconto) e le puoi avere anche a prezzi stracciati.

In linea generale comunque non importa che tipologia di scarpa prendi, basta che sia piatta e non con la suola gommata come le scarpe normali che vedi in palestra o, peggio ancora, per correre.

Bro, ma… le scarpe con il tacco??

Per alcuni potrebbero avere senso per ovviare a problematiche di ridotta mobilità della caviglia. In ottica bodybuilding (e risparmio) le prenderei solo se proprio necessario. Ci sono dei personal trainer che le danno a tutti a prescindere, personalmente è un qualcosa che andrebbe valutato caso per caso. Comunque, ne parliamo meglio quando parleremo di attrezzatura per la forza.

Calzettoni

calzettoni powerlifting

Non sono fondamentali in senso assoluto, tuttavia se in scheda avrai anche squat e stacco sarà indispensabile dotarsi di calzettoni lunghi tipo quelli da calcio.

Quelli che acquistai io sono questi, ma vanno benissimo di qualsiasi marca. Il loro scopo è principalmente:

  • permettere alle ginocchiere di scorrere lungo la gamba quando le devi mettere per lo squat (poi ne parleremo).
  • evitare che ti gratti la zigrinatura del bilanciere sulle tibie con lo stacco (anche se, mediamente, è un problema che colpisce più che altro chi stacca sumo).

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Se non usi ginocchiere e fai stacco regular, potenzialmente puoi anche farne a meno. Ce ne sono anche di specifici “da stacco” marchiati SBD ma oggettivamente, a parte tirarsela, non hanno molta utilità.

Ginocchiere

Le ritengo uno strumento oserei dire essenziale per chi si vuole allenare in palestra. La ginocchiera infatti ha la proprietà di guidare il tuo movimento e ridurre notevolmente gli infortuni riducendo le possibilità che crolli in dentro con le ginocchia o esci dalla traiettoria.

Inoltre, ti permettono di compattare l’articolazione e tenerla calda, altre cose positive che prevengono e riducono gli infortuni.

Attenzione però a prenderle della misura giusta. Se le prendi infatti dal sito di powerliftingshop dovrai stare attento a prenderle di una misura in meno rispetto quanto indicato. Proprio perché altrimenti ti ritroverai con delle ginocchiere facili da infilare che tuttavia serviranno poco al loro scopo.

Personalmente uso la prima metodica delle due indicate in questo video (tuttavia usando i calzettoni per farle scorrere più facilmente), comunque in questo modo potrai facilmente infilare le ginocchiere ed evitare di spaccarti.

Da che chili di massimale consiglio di acquistarle? Personalmente ritengo che dai 100-120kg di massimale comincino a essere fortemente consigliate per evitare infortuni. Sono strettamente necessarie? In realtà no. C’è gente che fa anche 260kg di squat culo a terra senza ginocchiere ne cinta:

Quindi tutto è possibile.

Perché tuttavia Clarence non le usa? Qui trovi una risposta. Molto riassumendo comunque perché non è da veri atleti secondo lui 🙂 motivazione che onestamente lascia molto il tempo che trova. Oltre a questo un’altra è che è meglio risolvere eventuali infortuni piuttosto che trovare un escamotage per allenarsi lo stesso. Verissimo, ma meglio non infortunarsi proprio e quindi adottare più strategie possibili per evitarlo 🙂

In ogni caso comunque, sconsiglio marche che non siano le SBD. Ci saranno probabilmente marche simili ma che costano meno e che hanno comunque un’ottima resa.

Molti atleti adesso sono sponsorizzati da Insane stone che produce anche ginocchiere. Cambiano tanto rispetto alle SBD? Onestamente non ne ho idea. Il vantaggio più grosso è che costano la metà. Qui è possibile vedere Perazzuolo squattarci 277.5kg e sopravvivere:

Volendo risparmiare prenderei piuttosto queste. Ultimamente alcuni atleti elite stanno sponsorizzandole usandole al posto delle SBD senza perdere kg. Facessero schifo o comunque non fossero all’altezza dubito che le userebbero.

Sentendo invece parlare delle Strengthshop, altra marca che fa ginocchiere, non le prenderei neanche volessi risparmiare. Questo perché, come detto nel video qui di seguito, un po’ servono ma molto meno delle ginocchiere SBD.

Tuttavia, quasi la totalità di atleti di powerlifting e di bodybuilding che ho visto in giro, se usano ginocchiere, usano le SBD. Incluso Babacar che non fa powerlifting, ma bodybuilding:

Idem Nino Gnudi che è un altro famoso bodybuilder:

Quando le ho comprate io, le insane stone ancora non andavano di moda. Ora come ora non so quali comprerei, anche se nel caso che 40€ non vi facciano la differenza, andrei sul sicuro. O piuttosto aspetterei e le prenderei quando ha più senso (= almeno 120kg di massimale di squat) o quando ho i soldi per prenderle.

Pantaloncini

Potrà sembrarti un capitolo inutile invece non lo è affatto. Personalmente è stato un problema non da poco.

Nello squat infatti un pantaloncino che è troppo stretto ti può portare a darti difficoltà nella discesa. O intrappolarti le palle proprio nel momento peggiore 🙂

Pertanto ti consiglio di non prenderli in materiali sintetici e soprattutto molto stretti, ma qualcosa di comodo e che ti permette di scendere liberamente in squat.

Un’alternativa possono essere anche le culotte o i leggings.

Sono usate abbastanza dagli atleti agonisti, come vedi anche dagli ultimi due video. Hanno il vantaggio che essendo aderenti è come avere una seconda pelle. Quindi zero problemi nell’allenamento. Lo svantaggio è che se non hai una buona forma fisica il risultato a livello estetico non sarà poi granché essendo appunto molto aderenti 🙂 viceversa se la tua forma fisica è importante, beh meglio 🙂

Maglietta

Anche qui sembra un capitolo scontato e banale… e invece non lo è affatto 🙂 potrebbe sembrarti infatti un’ottima idea quella di comprare una maglietta tecnica o di allenarti con la maglia della tua squadra di calcio preferita.

Il problema è che questa tipologia di maglie è un po’ una… merda per allenarsi. Sia perché non siamo a una partitella di calcetto, sia perché il materiale sintetico e/o tecnico ti porta a due problemi: scivoli troppo in panca e ti si sposta più facilmente la cinta. Anche a tenere il bilanciere sulle spalle nello squat potresti avere qualche difficoltà in più.

Nulla di incredibilmente negativo, però se puoi scegliere meglio una semplice t-shirt in cotone da 10€.

La “maglietta da bodybuilder” senza maniche dove praticamente sei a petto nudo è altrettanto sconsigliabile. Motivo per cui chi fa powerlifting praticamente non vedi mai che la usa persino se ha un gran fisico.

In questo video, per esempio, si vede come Nocciolino usando la tipica maglietta da bodybuilder senza maniche dopo poco ha dovuto prima mettere la magnesite per non avere il bilanciere che gli scivola addosso. Per poi dover mettere un telo sopra le spalle per non grattuggiarsele completamente. Per poi alla fine.. ritrovarsi con due bozzi enormi al posto delle spalle.

Ok che è un po’ eccessivo come allenamento (nessuno dotato di buon senso farebbe squat per 4 ore)… però diciamo che se hai squat pesante o panca pesante, ecco eviterei.

Un altro problema potresti avercelo se fai panca pesante con l’arco. In molte panche, tranne quella con il fat pad della kingsbox, mi sono infatti “grattuggiato” per bene le spalle nel punto di appoggio. Con la maglia da bodybuilder sei con la pelle direttamente a contatto quindi la situazione può solo che peggiorare. C’è anche chi si è proprio aperto fino a perdere sangue.

Aggiungo anche una “considerazione bonus” sulle maglie stile quelle dell’A7.

t-shirt A7 bar grip

Tempo fa, incuriosito, ho acquistato una maglia dell’A7 che ha la particolarità di avere la parte dietro superiore con un tessuto che fa molto più grip del normale. Ci sono maglie simili con il grip anche sul davanti per poter fare più agilmente front squat o military press se sono esercizi che esegui.

Devo dire che il grip e la tenuta in generale non sono affatto male. E nell’ultima gara amatoriale che ho fatto mi ha anche salvato le chiappe 🙂

Il motivo è che la panca Power Gear che utilizzo ha molto più grip del normale, quindi ritrovandomi in gara su delle panche con pochissimo grip mi stavo incasinando di brutto. Aver potuto usare questa maglia mi ha potuto salvare e quindi riuscire a settarmi come facevo di solito.

Va detto che però usare questa maglia con la panca Power Gear è un suicidio. Non ti muovi di un millimetro da quanto grip avresti.

Similmente è più comoda anche nello squat tenendoti il bilanciere più fermo. Nulla di eccezionale, ma male non fa.

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Inutile dire che non sono magliette IPF approved e quindi in gare ufficiali non sono utilizzabili. Nella garetta interna l’ho usata più per sopravvivenza che non per altro (non ho vinto niente ne ambivo a chissà che risultato). Però in allenamento o in situazioni “impervie” possono tornare utili. Averne una nel cassetto fastidio non fa.

Cintura da sollevamento pesi

Questo è un capitolo molto articolato e complesso. E, per certi versi, è anche difficile avere una chiara visione di tutte le possibili cinte esistenti al mondo e quali sono nel dettaglio le varie micro-differenze. Quindi mi perdonerai se sarò un pelo più generico andando per macro-categorie.

Naturalmente parliamo delle cinte per avere un supporto nello squat e nello stacco. Come dicevo ce ne sono di innumerevoli tipologie.

Cinture inutili

un esempio di cintura inutile per il sollevamento pesi

In questa categoria ci sono le varie cinte “da bodybuilding” che si vedono in giro di solito. Partiamo da quella decathlon alla classica più spessa dietro e più sottile davanti.

Il motivo per cui questa tipologia di cinte sono inutili è il motivo per cui vengono usate. Penso sia palese che avere del tessuto dietro la schiena non ha proprietà magiche che proteggono la schiena. Dunque come avviene questa “protezione” data dalla cinta?

In sostanza, il nostro simpatico atleta farà quella che è chiamata “manovra di valsalva”.

Molto in breve, è un modo di trattenere il respiro che spinge l’aria nella pancia per aumentare la compattezza addominale. Quello che fa la cinta non è nient’altro che permettere all’atleta di spingere la pancia contro la cinta e quindi ottenere una maggiore compressione addominale.

Questo porta sia l’atleta a fare più chili avendo un addome più stabile e compatto, ma indirettamente anche ad avere i muscoli lombari appunto più compatti e stabili riducendo le possibilità di infortunio alla schiena.

Pertanto, avendo chiaro come funziona la manovra, la parte più spessa sarà dunque fondamentale davanti e non dietro come nelle cinte da bodybuilding. Paradossalmente dovessimo usare per forza una cinta così, sarebbe quasi meglio usarla a rovescio.

Cinte a gancio

cintura a gancio per il sollevamento pesi

Ci sono moltissime cinture di questo genere e di varie marche che costano più o meno soldi. La differenza con la maggior parte di queste cinture è marginale. Le cose più rilevanti al riguardo sono:

  • se è o meno IPF approved. Ti stupirai ma molte cinte persino anche abbastanza note… non sono IPF approved. Quindi tu magari spendi anche 100€ per una cinta e poi scopri che non la puoi usare in gara. Se fai bodybuilding magari ti potrebbe fregare relativamente poco. Ma se puoi scegliere a pari prezzo una cinta IPF approved e una no… perché prendere quella che non lo è?
  • se è spessa 10mm o 13mm. Quale spessore è migliore? Boh. Nel senso che la cosa è soggettiva e ci sono persone che si trovano meglio con uno spessore o l’altro. Molti consigliano il 13mm per avere più rigidità e quindi più compattezza. Altri con il 13mm hanno fastidi alle costole e la sentono troppo rigida. L’unica purtroppo è provare. Nel dubbio se fai bodybuilding ti consiglierei di tentarti la 10mm, se fai powerlifting la 13.

Il vantaggio principale di questa tipologia di cinta è appunto il gancio che permette velocemente di cambiare dimensione della cinta. Comodo se perdi peso e vuoi stringerla o se hai una posizione diversa (e quindi usi una dimensione diversa) per squat e stacco.

Lo svantaggio è proprio il gancio ahah 🙂 ovvero in molte cinte è generalmente più facile che si rovini e si spacchi. Rendendo la cinta di fatto meno solida e affidabile. Va detto che non succede dall’oggi al domani. Se vedi che la cinta comincia a perdere colpi, cambiala prima che la situazione degeneri.

Per iniziare penso sia la cinta migliore a meno che tu non sia già molto convinto sull’investire in una cintura di qualità.

Cintura lever

cintura lever per il sollevamento pesi

Questa cintura è un po’ il “level up” della precedente. Il meccanismo a leva permette una chiusura più solida che dovrebbe reggere anche con tonnellaggi davvero estremi. Tanto che Strengthshop con molta modestia la definisce “indistruttibile”.

Markettamenti a parte, ho avuto una cinta di questo genere e devo dire che effettivamente è molto solida e stabile. Può essere un ottimo acquisto se hai intenzione di gareggiare nel powerlifting e/o di salire parecchio con i kg e ambisci a fare 200-250kg tra squat e stacco. Di sicuro ti dà una sicurezza superiore rispetto alla cinta con il gancio.

Di contro però il gancio non si può spostare a meno di usare un cacciavite e spostarlo. Nulla di incredibile, parliamo di svitare e riavvitare una vite, ma questo comporta doversi portare appresso sempre un cacciavite o un coltello da cucina per aggiustare la cinta in caso di bisogno.

Anche qui possiamo avere trovarne da 10 o 13mm.

Cinta SBD

Diciamo che la cinta SBD fa un po’ categoria a se. E’ la cintura più usata dai powerlifter professionisti e il motivo è abbastanza banale:

  • E’ molto solida e robusta. Il materiale infatti è di estrema qualità.
  • E’ sostanzialmente una lever belt… sganciabile! 🙂 SBD ha infatti brevettato uno sgancio particolare che permette di ovviare al discorso della vita e avere comunque la solidità di una cintura lever.

Piccolo dettaglio: è appunto abbastanza rigida ed è una 13mm. Per alcuni troppo rigida.

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Personalmente ho deciso di comprarla ancora un paio di anni fa quando persi la mia lever belt della strenghtshop. Ordinari poi la misura sbagliata (anche qui, capire qual è davvero la tua taglia è un casino, non sono l’unico ad aver avuto problemi con strenghtshop per questo motivo…) e decisi che era un segno del destino e che dovevo comprare una cinta SBD ahah 🙂

L’anno scorso, nel pieno di una fase di massa potente, finii per sbordare abbastanza e quindi non stare più dentro la mia M. Per cui decisi di comprare una cinta L edizione 2021. La differenza è marginale se non per il fatto che è leggermente più bella esteticamente.

Decisi comunque di tenere entrambe perché la L per quanto mi possa permette di stare tranquillo in fasi di massa anche “esagerate”, è più alta rispetto alla M. Rendendola quindi più scomoda da mettere per uno come me che non ha obiettivamente la corporatura per una L.

Diciamo che se il tuo obiettivo è allenarti a fini estetici e non hai eccessivamente voglia di spendere oltre 200€ per una cintura, rimarrei su uno dei due modelli precedenti. Se il tuo obiettivo è la forza… se proprio non ha intenzione di allenarti super seriamente, idem. La differenza alla fin fine è marginale.

Gomitiere

gomitiere per panca piana e dip

Diciamo che vale bene o male lo stesso discorso delle ginocchiere. Anche qui ti consiglio quelle SBD dovessi comprarle.

Nel powerlifting sono in pochi ad usarle visto che non è concesso utilizzarle in gara e quindi non vogliono sfalsarsi i massimali di riferimento. Personalmente ritengo che possano avere un senso però se ti alleni a fini estetici e vuoi avere una sicurezza in più.

Se vai giù pesante con le dip, dove il gomito si flette generalmente di più rispetto alla panca, io un pensierino lo farei. Molti streetlifter infatti le usano.

Guantini o paracalli

paracalli per le trazioni

Diciamo che esistono due scuole di pensiero. Quelli che pensano che i guantini siano da donne e quelli che accettano la propria femminilità.

Personalmente la vedo un po’ a metà. Allenandomi in home gym e non volendo usare la magnesite ogni 2×3 per evitare di pulire, dei guanti o dei paracalli fanno sempre molto comodo.

Nel mio caso purtroppo sono allergico al lattice, quindi i guantini anche volendo non posso utilizzarli. Inoltre nello stacco e nella panca mi sfalserebbero gli appoggi.

Tuttavia, per le trazioni e gli esercizi complementari ho preso dei paracalli da 4€ che per quanto siano di qualità dubbia, svolgono il loro lavoro.

Molti li usano un po’ per tutto, però ecco eviterei di fare la lat machine con i guantini. Non ne vedo l’utilità. In linea di massima sono tutto fuorché necessari, ma se te li regalano o li trovi a pochi euro, in certe occasioni possono tornare utili. Eviterei di usarli comunque nello stacco se ti alleni per la forza perché ti aumentano la circonferenza del bilanciere e ti sfalsano i riferimenti.

Conclusioni

Abbiamo visto un bel po’ di attrezzatura e materiale interessante da comprare. Nel prossimo articolo andremo ad analizzare altra attrezzatura che invece acquista chi vuole competere nel mondo del powerlifting e nella forza in generale. Se già non lo fai, seguimi su instagram per non perdere i prossimi articoli 🙂 e se hai qualche dubbio o commento, sentiti libero di scrivermelo qui sotto.