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Premessa: quanto segue è un racconto semi-goliardico di una follia fatta in quarantena. E i pensieri deliranti che ho elaborato nel mentre. L’obiettivo è di strappare un sorriso, non di insegnare qualcosa a qualcuno.

Se vi servono indicazioni o consigli sulla palestra, sul powerlifting o sulle home gym vi consiglio di contattare persone qualificate e preparate, quali il mio coach Jacopo Tamborra.

Nota: puoi trovare qui l’aggiornamento/continuazione di questo articolo.

Inauguriamo il sito parlando di un tema che ha pervaso la mia testa negli ultimi 3 mesi. Arrivando, come mio solito, a dei discreti livelli di ossessivo compulsività. Ovvero: la creazione della mia home gym.

Per chi non sapesse cosa fosse, si intende l’acquisto di strumenti per l’allenamento nell’ottica di allenarsi da casa.

Dovendo allenarmi in ottica powerlifting e non volendo perdere condizionamento sulle alzate, anche io ho fatto i miei acquisti. Arrivando a spendere un totale di oltre 4000€.

Va detto che avevo già intenzione di acquistare una home gym. Altrimenti non avrei speso così tanto. Ho semplicemente anticipato un acquisto già in piano visto il momento di emergenza. Anche se non avrei mai immaginato di finire per mettere il tutto… in camera dove dormo.

In questo articolo vi racconterò dunque le varie fasi e le varie mie scelte.

Da dove parto?

Innanzi tutto è fondamentale capire il focus con cui andiamo ad acquistare il materiale che ci interessa. Oltre che il budget e gli spazi disponibili.

Un atleta di bodybuilding avrà bisogno di strumenti e attrezzatura diversa rispetto a un powerlifter. E diversa ancora da chi fa crossfit o weightlifting.

Nel mio caso, dovendomi allenare in ottica PL, l’obiettivo principale era riuscire a coprire le alzate fondamentali. Quindi mettermi nella condizione di fare panca, stacco e squat.

Ha senso anche in ottica bodybuilding? La risposta è: dipende. Dipende principalmente dall’abilità dell’atleta. Se ci troviamo di fronte a un neofita o qualcuno che non ha gran dimestichezza specialmente con stacco e squat magari potrebbe non essere una grande idea partire con una spesa importante per attrezzatura che farebbe difficoltà ad utilizzare.

Molti miei amici hanno infatti acquistato dei semplici elastici, dei manubri e/o una sbarra per le trazioni. Essendo ancora a un livello iniziale erano sufficienti per avere persino una crescita muscolare.

In generale è infatti consigliabile minimizzare la spesa a fronte del massimo risultato possibile. Questo per permetterci di ottenere risultati subito a fronte di un investimento moderato. Anche per, eventualmente, decidere di rivendere quanto acquistato con il minimo della perdita economica.

Il problema però è che se sei abituato ad allenarti con più di 80kg nelle alzate principali hai un’attivazione a livello neuronale molto superiore a quella che potrai mai avere dal corpo libero. Per chi non lo fa sembra assurdo, ma a fare squat con 140kg è come se il cervello si accendesse come un albero di natale.

Il risultato quindi è che passare al corpo libero ti porterà inevitabilmente alla depressione e alla voglia di smettere di allenarsi. Oltre al perdere il condizionamento sulle alzate e i soldi spesi in personal trainer. Un conto è essere agli inizi, un altro è essere già atleti avanzati, se sei a un livello intermedio bloccarsi è la cosa più deleteria di tutte.

A fronte di ciò ho dunque acquistato:

Costo totale: 732€

Oltre a questo possedevo già:

  • Foam Roller e attrezzi vari per l’automassaggio. Fondamentale se vi allenate nel powerlifting.
  • Abs roll. Un rullo per fare gli addominali.
  • Tappetino per lo stretching.

Pregi e difetti della home gym 1.0

Veniamo ai problemi principali di questa soluzione:

  • Mi mancava una panca piana anche banale. Le avevo provate un po’ tutte ma avevo paura che le varie soluzioni cedessero con in mano 80kg. Morte certa.
  • I cavalletti reggono fino a 200kg ma senza sicure era uno stress ogni volta allenarsi. Inoltre essendo molto leggeri erano anche molto traballanti. Senza almeno 10kg a testa alla base rischiavano di rovesciarsi facilmente. O pure peggio.
  • Avevo abbastanza chili per fare volume, ma mi servivano più chili per allenarmi seriamente. In totale, contando il bilanciere, arrivavo infatti a 140kg.
  • Il bilanciere ho notato poi essere da weightlifting. In termini di flessione e in termini sia di zigrinatura che di anelli è abbastanza diverso rispetto a uno da powerlifting. Oltre ad avere un diametro da 30mm invece che 29mm. Non è un dramma enorme, ma sono scomodità che specialmente nello stacco si sentono abbastanza in termini di presa. Inoltre, anche se aveva una zigrinatura più soft, era cartavetrata per le mani. Le avevo sempre distrutte.
  • Il gommato di Amazon è terribile davvero. Esteticamente è bruttino da vedere. E la cosa peggiore è che i piedi ti affossano parecchio. Quindi sia per lo stacco ma soprattutto per lo squat è scomodissimo tenere la centratura sul piede.
  • I bumper sommati al gommato avevano una puzza di gomma insostenibile. Al punto da non poter dormire con le finestre chiuse altrimenti mi sembra di soffocare al risveglio. Lavare più volte il tutto ha aiutato parecchio ma non ha risolto del tutto il problema.
  • La sbarra per le trazioni dopo un po’ se capisci come montarla è anche utilizzabile. Peccato che le porte in genere sono troppo basse o troppo strette per utilizzarla in modo efficace. Meglio di niente, ma di certo non granché.
  • Mi mancavano la leva per lo stacco, cosa che rendeva caricare il bilanciere una pena. E avevo tutti i dischi buttati in giro per la camera. Parecchio scomodo devo dire.

Come vantaggi invece possiamo annoverare:

  • almeno squat e stacco potevo allenarli e a livello di attivazione celebrale era già qualcosa.
  • era sicuramente la configurazione più economica ma allo stesso tempo di maggior qualità possibile.
  • sono stato fortunato a non aver ordinato su powergear o da altri siti particolarmente lenti nel consegnare. Infatti è stato tutto abbastanza rapido.

Home gym 1.1

La necessità era nata sia per la leva dello stacco sia per prendermi i microcarichi a dei prezzi umani. Ho dunque preso dal sito di strengthshop:

Più 19.99€ di spedizione. Per un totale di 90.46€.

Vedendo che stavo finendo il mese con qualche euro in più e avendo il timore che le cose finissero, mi ero arrischiato a prendere almeno qualche disco in più e la leva per lo stacco. Mossa azzeccata considerato che finirono qualche giorno dopo. Il grave errore è stato non includere anche una panca. Che finì infatti poco dopo.

Home gym 2.0

Arrivato il nuovo mese entrano un po’ di soldi e si torna a spendere più convinti. Il tutto pure nella paura di perdere il lavoro vista la situazione, scenario davvero remoto a dire il vero, ma in quei momenti non sembra così impossibile.

Acquisterò dunque:

  • Abaco7.99€ – Lo ammetto, è una mezza stronzata. Ma mi divertiva usare l’abaco per contare le serie e quando ne ho più di 4 lo uso davvero. Idea rubata a Nico De Giovanni che ne ha uno anche lui nella sua palestra, la Goodlift Milano.
  • Rastrelliera per biciclette27.48€. Colpo di genio dell’anno. Perché spendere 150€ per una rastrelliera per i bumpers quando potevo prenderne una per le biciclette? Devo dire che come idea è stata ottima.
rastrelliera per bicicletta adattata al powerlifting
  • Powerlifting Metal Plate 15Kg150€ – Visto che facevo powerlifting e tutta la gente seria usava dischi da gara mi sembrava la scelta migliore. Oltre al fatto che mi avrebbero salvato almeno un po’ dalla puzza di gomma. La scelta è stata una croce e una delizia per molti aspetti che vedremo.
  • Powerlifting Metal Plate 1.25Kg27.90€ – Più per arrivare ai 10kg con i microcarichi che non per una reale utilità.
  • Royal Panca Piana – Non assemblato – 217.55€. Finalmente si torna a fare panca.

Spedizioni: 18,30€ Lacertosus + 16.50€ per Kingsbox.

Totale: 438.24€

Abbiamo dunque superato i 1000€ spesi finora. Siamo a 1260.70€.

Pregi e difetti della home gym 2.0

Sicuramente il pregio più grosso è stato poter finalmente introdurre la panca piana. Saputo da amici che powergear in termini di tempi, soprattutto sotto quarantena, poteva metterci a lungo a consegnare urgeva trovare una soluzione qualitativamente adeguata ma senza spenderci un capitale.

Il sogno era la panca della Lacertosus da gara che usavo anche in palestra e alla GoodLift. Tuttavia, visto il costo proibitivo, attualmente 475€, non era un’opzione fattibile. Inoltre, mi hanno sconsigliato questa panca visto che essendo molto rigida rendeva il setup più difficoltoso del solito.

Ero super tentato di comprare la panca regolabile sempre Lacertosus a un costo leggermente inferiore, 385€, che mi sembrava giustificabile vista l’estrema qualità della panca che avevo anche avuto modo di provare, e il fatto che fosse anche regolabile.

Tuttavia, dovendomi allenare in ottica powerlifting e non avendo dunque la necessità che la panca fosse regolabile, anzi, per molti versi era più uno svantaggio… decido di dare fiducia a Kingsbox.

Vedo infatti un video su YouTube di Nicholas Rubini e a prima vista sembra una panca di una qualità accettabile. Guardando le misure siamo leggermente fuori le misure IPF (è più corta di 3cm) ma in modo non significativo.

Considerato che nel video c’era un codice sconto del 5%, il costo era anche abbordabile. 234€ per tutto, più o meno quanto la panca powergear. Decido di rischiarmela.

Con il senno di poi forse la soluzione migliore sarebbe stato prendere la panca da strengthshop. La migliore combinazione sulla carta tra prezzo e quello che offriva. Peccato aver aspettato troppo e essere arrivati al punto che non fosse più disponibile.

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La panca arriva e iniziano i problemi: mancano metà delle viti di fissaggio. Non c’è alcun manuale che spieghi come montarla. E mancano due affari di plastica per coprire il tubo sotto la panca. Nulla di gravissimo. Scrivo all’assistenza Kingsbox che mi manda tempo altri 10 giorni le viti mancanti (ma non gli affari in plastica, pazienza).

Almeno i tempi sono stati relativamente celeri. Come qualità la panca in se non è male. Le note dolenti sono:

  • Le cuciture se fai un setup molto convinto ti segano letteralmente le spalle. D’estate poi con caldo e sudore sono davvero un dramma. Questo perché la panca è molto stretta.
  • Se fai il setup mettendo i piedi proprio sul bordo è un attimo rovinare la pelle della panca. Per evitare, vedendo che poteva facilmente accadere il peggio, ho riempito di scotch isolante tutta la parte inferiore.

Non è la soluzione esteticamente migliore, ma finora ha funzionato.

Alla fine ho deciso di acquistare anche il fat mat (85.20€) per avere quindi di nuovo una panca esteticamente guardabile e non avere più il problema delle spalle (essendo più largo dello schienale standard).

In totale però, ha reso la panca decisamente non conveniente da un punto di vista economico, ma pazienza. Una soluzione migliore sarebbe stata sicuramente la panca Power Gear, per quanto in quarantena era infattibile da acquistare. O, forse, quella di Strengthshop. Quella Lacertosus è una via di mezzo, anche quella mi lasciava un po’ di segni di guerra spesso e volentieri.

Per i dischi Lacertosus invece devo dire che mi aspettavo nettamente una qualità superiore per quanto riguarda il colore.

E’ stato infatti relativamente facile lasciare segni vari ed eventuali sul colore che alla minima grattata veniva via facilmente. Inoltre, fanno un casino mortale.

Se, come me, avete vicini che rompono i coglioni, avere dei dischi che sembrano delle campane che suonano ogni volta che li mettete o che mollate uno stacco, non è esattamente il top. Oltre al fatto che essendo più sottili e in acciaio sono in genere molto più scomodi da maneggiare.

Ovvio è che se fate più di 200-250kg, quantomeno in parte cominciano a essere una scelta obbligata. Altrimenti vi flette troppo il bilanciere o fisicamente non vi stanno tutti sul bilanciere.

Inoltre, il fatto che siano calibrati, che occupino meno, che non sappiano di plastica e che come prezzo sia anche abbastanza contenuto, ne fanno comunque un acquisto discreto. Infatti penso che in futuro prenderò un’altra coppia di dischi da 25 da gara.

La rastrelliera infine idea geniale ma attenzione: MAI spostarla con i dischi sopra. Ho tirato di quelle grattate al parquet incredibili. Ma vabbè, pazienza. Sbagliando si impara.

Nonostante i mille problemi, ora almeno ho anche la panca. Quindi posso allenare panca, stacco e squat serenamente. E anche altri 30kg di dischi. Il che mi faceva arrivare a 180kg (contando anche i microcarichi). Quindi, avendo 170kg di massimale di stacco, ero coperto.

Home Gym 3.0

home gym 3.0

Arrivato a questo punto mi rendo conto che il discorso quarantena sembra andare per le lunghe. E che avere un’home gym in generale mi stava piacendo.

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Anche un po’ deviato dallo stato mentale del momento, decido quindi di fare la pazzia e fare il level up che mi avrebbe portato ad acquistare materiale da gara.

Bilanciere da gara: quale scegliere

Il problema numero uno era il bilanciere. Il bilanciere che avevo era una merda per fare powerlifting (infatti è pensato per il weightlifting). Sia per il grip che per il fatto che era un 30mm sia per il fatto che era carta vetrata che per la mancanza dell’anello agli 81.

L’unico lato positivo è che ha una portata immensa, 317kg, quindi almeno su quello ero sereno. E che comunque è qualità Lacertosus. Ma andava cambiato il prima possibile.

In materia vi consiglio il video di Max Power Training al riguardo:

Guardando il video e guardando anche in giro cosa avevano le persone “pro” mi oriento su questi bilancieri:

C’erano altre opzioni. Come guardare tra i bilancieri di KingsBox. Oppure tra quelli della Power Gear. Oppure la Nerd Power Bar.

Dei bilancieri di KingsBox e della Nerd Power Bar ho avuto feedback misti. Alcuni entusiasti, altri dicevano che flettevano da paura. Il bilanciere che flette vuol dire che ad alti carichi si “piega” leggermendo rendendo più difficile l’alzata.

In questo video, specialmente quando arriva su dalla buca, si vede come il bilanciere fletta da matti. E i dischi “rimbalzino” quasi che l’asta sia fatta di gomma.

Ora… io alzo 300kg di squat e ho questo problema? No, alzo appena la metà. Però già che vai a spendere oltre 300€ di bilanciere, tanto valeva prenderne uno che non fletta. Considerato che comunque è attrezzatura che, in teoria, dovrebbe durarmi a vita.

Riguardo i bilancieri Power Gear, al netto del problema dei tempi di spedizione di prima, allo stato attuale erano o di diametro 28 o 30mm. Io ne volevo uno da 29mm (che dovrebbero produrre a breve e allora sarà un’ottima alternativa).

Per quanto riguarda il podio, il Rogue è sicuramente la scelta più interessante dei tre. Va detto che le spese di spedizione sono più alte rispetto a quelle di Lacertosus. Quindi sul prezzo siamo lì. Il problema è che in quarantena Rogue non spediva in Italia. Quindi anche volendo non era una scelta fattibile.

Tuttavia, tutta la gente seria che conosco ce l’ha o l’avrebbe voluto. E Max del video sopra ha appunto quello. Quindi l’acquisto sarebbe stato parecchio sensato.

Venendo invece a quello di Strengthshop il problema principale è la portata massima: 260kg. Detta così, il rischio che già a 200kg fletta c’è. Nei video che però ha fatto Marcon sui suoi consigli per le Home Gym, minuto 4:15, parla appunto di questo bilanciere. E dice di come ha staccato tranquillamente 240kg e il bilanciere ha tenuto.

Inoltre è lo stesso bilanciere che usano Mitch Ferniani:

E Nicholas Rubini:

E’ sicuramente un bilanciere interessante specie in ottica low cost. Purtroppo anche questo non era disponibile quando ho fatto i miei ragionamenti e quindi niente.

L’unico che rimane è dunque quello di Lacertosus che utilizzavo già in palestra e che avevo avuto modo di ritrovare anche in GoodLift. Sapendo esattamente ciò che sarei andato ad acquistare, nonostante il costo importante, sono andato a colpo sicuro e l’ho preso serenamente.

Anche poi utilizzandolo una volta arrivato si è confermato essere un ottimo bilanciere, per quanto i miei carichi di certo non lo possano mettere in difficoltà. La differenza, specie sul grip e sull’effetto cartavetrata, è stata enorme.

Rack

Anche qui si apre una parentesi importante e complessa. Quale rack acquistare? E soprattutto che tipologia?

Qui Mitch fa un’ottima analisi del problema che per molti versi condivido:

Indicativamente dunque abbiamo:

Cavalletti per lo squat

La soluzione che avevo adottato io fino a quel momento. Come pro hanno sicuramente la riduzione notevole degli spazi, la comodità in generale di spostarli nella camera e riporli e il costo più basso possibile di tutte le alternative.

Lo svantaggio più grosso però è la totale mancanza di sicure oltre a essere paurosamente traballanti e instabili. E a reggere al massimo 200-250kg. Il che sembra tanto, ma basta piegarli un po’ per sbaglio con l’utilizzo che rischiamo di vederci crollare addosso 150-200kg senza la possibilità di venirne molto fuori.

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Come soluzione temporanea o di back-up possono andare bene (in tal caso però vi consiglierei di non risparmiare così tanto e di prenderne di più stabili) ma come soluzione definitiva no di certo.

Un ottimo consiglio potrebbe essere quello di prenderli per iniziare ad allenarvi e poi cambiarli più avanti quando siete sicuri che davvero volete investire in una home gym.

Half Rack

half rack da gara Lacertosus

Qui in realtà ci sono di milioni di tipologie. Da gara per il powerlifting. Da muro. Con o senza le sicure. Piccoli o enormi. Che diventano un armadio e si nascondono. C’è davvero di tutto.

In ottica powerlifting è ovvio che la soluzione migliore è qualcosa di questo genere.

O il corrispettivo Power Gear o il corrispettivo di vari altri brand.

Il vantaggio principale è la possibilità di regolare l’altezza del rack a bilanciere carico. Quindi potersi alternare agilmente sullo stesso rack. Oltre a un occupazione degli spazi quasi paragonabile a quella dei cavalletti.

Oltre a questo, molti rack professionali da gara permettono anche di agganciare la panca alla base del rack in modo che non si sposti e sia perfettamente centrata. Questo implica necessariamente comprare la panca della stessa marca del rack.

Inoltre, spesso è possibile acquistare anche una postazione per lo spotter che gli permetterà di essere più alto e poterci aiutare in modo più efficace. Altro vantaggio sono gli appoggi del bilanciere, che gli permettono di correre sulla sede invece che rimanere bloccato.

Una descrizione più completa dei rack da gara, in questo caso in particolare quello Power Gear, la si può trovare qua:

Infine, molte soluzioni, come per esempio gli Half Rack della Mirafit, riuscite a portarle a casa anche a prezzi relativamente contenuti (150-200€). Anche se non hanno molti dei vantaggi elencati. Gli Half Rack da gara infatti vanno via a prezzi persino il doppio dei Power Rack completi.

Inoltre, la presenza delle sicure, chi più chi meno, vi dà anche una certa sicurezza quando vi allenate. Che è sicuramente un miglioramento importante partendo dai cavalletti. Oltre a una stabilità molto maggiore degli appoggi.

Tuttavia, hanno numerose limitazioni se guardiamo lo svolgimento dei complementari rispetto a un Power Rack. E le sicure, per quanto molto migliori, non essendo una gabbia sono meno sicure rispetto a quelle di un Power Rack. Che occupa sicuramente di più, ma che permette anche molte più “aggiunte”.

Power Rack

I sogni in ambito Power Rack, almeno per quanto mi riguarda, sono due:

Entrambe sono soluzioni complete e che permettono di innestare numerosi accessori. In particolare quello di Lacertosus permette di innestare un’intera Lat Machine con persino già i pesi dentro e possibilità di aggiungerne anche altri. Stupendo.

Permette anche di inserire due bilancieri oltre a una dip station, varie prese per le trazioni e per gli elastici.

Considerato anche il prezzo davvero basso rispetto alle alternative, il Power Rack Lacertosus vince facile su tutta la linea. L’unico problema… sono il peso e le dimensioni.

Parliamo infatti di un rack 124 x 162 x 210cm che pesa 122kg.

La mia scelta infatti è ricaduta sul modello short della KingsBox. Royal Power Rack CX-35 Short. Pagandolo 695.6€.

Le sue dimensioni sono: 120x120x225 cm. Il peso non è segnato, ma la versione normale pesava 90kg ma vedendo i colli siamo sugli 85kg.

Con il senno di poi rifarei la scelta? Beh… la risposta è sni.

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Sul discorso peso la stanza vedo che regge serenamente. Quindi qualche chilo in più non sarebbe stato un problema. Sicuramente il Power Rack Lacertosus sarebbe stato, ahimè, troppo grande per la mia camera.

Sicuramente sarà una scelta interessante dovessi cambiare casa. Tuttavia, ora penso che prenderei il Mighty Power Rack CX-35 Short.

Come dimensioni siamo su 126x106x225cm. Quindi abbastanza simile al precedente, forse un pelo più piccolo. Il peso è di 110kg, quindi è più massiccio.

Il vantaggio vero è che è essendo la linea “premium” di KingsBox i materiali sono di qualità migliore. E le sicure sono più lunghe. Oltre a poter acquistare la loro lat machine.

Sicuramente meno figa di quella Lacertosus ma molto meno ingombrante. Solo che purtroppo è utilizzabile solo sui rack Mighty e non quelli Royal. Va detto che però tutti gli accessori, rack compreso, costavano abbastanza di più. Ne vale la pena? Ho ancora i miei dubbi. Quindi non sono troppo pentito della scelta.

Anche qui, si sono scordati la barra per le trazioni e me l’hanno inviata con due settimane di ritardo dopo vari solleciti. L’organizzazione di KingsBox definirla un dramma è poco. Per fortuna che almeno il servizio clienti, se segnalati i vari problemi, prima o poi li risolve.

Accessori per il Power Rack

Oltre al rack ho preso:

  • Royal Dip Bar125€. Avevo preso quella laterale, mi hanno spedito quella frontale. Per fortuna che quella frontale in realtà mi andava meglio, ma madonna il signore quanti errori che fanno.
  • Royal Supporti per Bilanciere J-cups59€. Essendo pigro, non mi andava ogni volta di spostare i supporti per il bilanciere tra squat e panca. Quindi ne ho presi un altro paio. Peccato non avere un rack mighty, altrimenti avrei preso questi. Devo dire che però già quelli standard se la cavano.
  • Royal Angel Arms155€. Non c’erano le altre due sicure. Quella standard di ferro e quella stile nastro. Quindi, nel mentre, ho preso queste.
  • Royal Mortar Bumper Rack70.99€. Per tenere altri dischi. Mi è sembrata una scelta più conveniente di una rastrelliera da 200€.
  • Rack Per Un Bilanciere44€. Ormai il vecchio bilanciere era abbandonato al suo destino e almeno così aveva un luogo.
  • Spring Collars6.20€. Volendo allenarsi in due contemporaneamente con i due bilancieri, mi servivano altri collari

Tra la spedizione e il codice sconto di Nicholas Rubini ho speso altri 6.88€.

Ora ok tutto, ma come vedete nella foto, queste sono le condizioni come mi è arrivata una delle sicure. Non l’ho neanche toccata, era già così.

Certo, potevo rimandarla indietro. Ma mi sarebbe tornata dopo altri 20-30 giorni? Alla fine ho pensato amen e me la sono tenuta. Questa però per dire che le sorprese da parte di KingsBox non finiscono e, per quanto le strutture in se siano molto valide, non mi sento di consigliarlo.

La Dip Station invece molto stabile. Ovvio che se messa troppo in alto il rack, non essendo fissato a terra, balla un po’. Ma tenendola a un’altezza umana è un’ottima soluzione.

I perni per caricare i dischi sono invece abbastanza affidabili. Un po’ scomodi visti gli spazi ristretti di camera mia, ma lì è un problema inevitabile.

Il porta bilanciere ruota facilmente invece che rimanere verticale. Quello Lacertosus è fatto sicuramente meglio. Ma alla fin fine fa il suo. Idem i collari.

Pavimentazione gommata & pedana

Anche qui le opzioni sono molteplici. Finisco per decidere per il pavimento gommato 2cm Elite di Lacertosus. Più per comodità dell’averlo assieme al bilanciere che per altro. Spenderò dunque 209,70€ per 6m quadri. Oltre a 45€ di spedizione, tra il pavimento e il bilanciere.

Ho scoperto poi che mi serviva un altro quadrato. Ne ho acquistato un altro a parte, purtroppo di qualità inferiore (e si vede), pagandolo incluse le spese di spedizione 45€.

Il problema grosso di questa pavimentazione è che per lo stacco non è sufficiente. Potete capire il problema guardando il video di Naldi Sara che stacca su un pavimento simile:

Il problema è infatti quel “rimbalzo” che fa il bilanciere quando atterra. Accompagnandolo la situazione migliora. Ma pure mettendo due mattonelle Amazon sotto il peso, comunque le vibrazioni erano percepibili.

Qui si vede come i pesi vibrano nettamente nonostante li stia accompagnando. Con annesse rotture di cazzo dei vicini (pure quello di sopra!).

Per ovviare al problema ho fatto un ordine su Strengthshop, comprando i Deadlift Deadener® 500 spendendo 174.99€ + 25.11€ di spese di spedizione (oltre a 11.99€ di pad per lo squat per usarlo per la panca board).

Il setup risultante dunque è il seguente:

Due strati del tappeto lacertosus. Il deadlift deadener. E ho smontato il tavolo e l’ho usato come “piastra” al centro. Questo per evitare in generale di sprofondare e nel sumo che si aprissero le mattonelle sotto i piedi.

Quindi in teoria dovremmo contare anche gli 81.99€ del tavolino nuovo? Nel totale non l’ho contato. Ma non so.

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Comunque come setup è interessante. Il deadener risolve di molto il problema. Com’è possibile vedere da questo video:

Di fatto quello che succede è che è come se “accompagnasse” il bilanciere accogliendolo nella discesa. Lo svantaggio principale è che bisogna settarsi giusti dall’inizio. Non puoi muovere il bilanciere da sotto, ma pazienza.

Come soluzione in termini di spazi e di riduzione delle vibrazioni si è rivelata vincente, con i vicini che non si sono più lamentati.

Ora ho acquistato un altro upgrade. Ovvero ho preso 2mx1m di una mattonella equigomma, altri 82€.

Il vantaggio principale è che avendo una mattonella da 2m non rischiate che vi si apra il gommato sotto i piedi se fate stacco sumo. Quindi come soluzione al posto di una pedana potrebbe funzionare. Gli svantaggi invece sono che:

  • pesa davvero tanto. Portarlo in casa da solo è stato impossibile, in due abbiamo fatto una fatica della madonna. Anche a fronte del fatto che è davvero scomodo da spostare per via delle dimensioni importanti.
  • sbriciola come poche cose al mondo. Pure la mattonella di bassa qualità non sbriciola così tanto come il tappeto equigomma.
  • puzza di plastica da morire, ma lavandolo 5-6 volte il problema si è risolto notevolmente.

Potremmo chiederci perché non ho preso una pedana. Lacertosus o Powergear. Onestamente, non pensavo risolvessero il problema.

Guardando questo video le vibrazioni sono ancora evidenti. Per il pavimento di un garage possono andare bene. Per quello che dovevo fare io temevo di no. Il deadlift deadener mi sembrava una scelta migliore.

Ho anche pensato di metterla sotto il deadlifter deadener e il tavolo. Ma avrei speso un sacco di soldi per una soluzione che non mi dava molto di più di una mattonella equigomma.

Home Gym 4.0

Home gym power

Ho deciso di raccogliere in questa sezione tutti gli ultimi acquisti che non erano realmente necessari, ma che comunque hanno concorso a rendere l’home gym più “vivibile”.

Per una serie di fortunati eventi che sarebbero un po’ lunghi da raccontare, avevo altri 500€ da spendere sul sito di Kingsbox.

Non particolarmente felice di spenderli proprio da loro visto il passato grigio, ho comunque comprato:

Più 46€ di spese di spedizione.

Questo per avere abbastanza dischi per allenarmi serenamente con eventuali amici. E avere delle sicure che nello squat non mi facciano cagare sotto di mancare gli appoggi in discesa.

I dischi sembrano usati. Con angoli sbeccati. E punti in cui usciva un po’ il ferro. In altri li hanno tipo ricolorati con un evidenziatore. Essendo praticamente regalati ok, ma avessi dovuto pagarli mi sarebbero girate le palle non poco.

Il disco giallo e verde sono di KingsBox. Quello nero Lacertosus e usato. Mi sembra più nuovo quello Lacertosus.

Le safety senza infamia senza lode. Semplici tubi di ferro che fanno il loro lavoro. I pesi da gara da 2.5 invece devo dire che sono fatti molto bene. Stavo valutando l’idea di acquistare una coppia di dischi da gara da 25kg e stavo valutando di prenderli proprio da KingsBox a questo punto.

Infine, ho preso altro gommato su Amazon (prima di sostituire degli strati con il tavolo) e ho speso 45,99€. Ho messo 3 strati sotto ogni palo del rack per evitare vibrazioni quando mollavo il bilanciere dopo la panca o lo squat. Idem l’ho messo sugli appoggi per evitare di sbattere il bilanciere sul ferro e ridurre quindi il rumore ulteriormente.

Inoltre, poco prima che mi arrivasse il tappeto equigomma, mi è arrivato un messaggio simpatico.

Pedana once again

Inutile dire che metà del contenuto sono stronzate. Sia che ci sia un regolamento che vieta attrezzatura nel condominio, sia che si sentano colpi a ogni ora del giorno, sia che ha il numero del proprietario di casa.

Ma, preso dalla rottura di coglioni immensa, ho iniziato a gommare ogni millimetro di ferro rimasto libero. Pure le sicure. E a mettere i gommini, quelli che normalmente si mettono sotto le sedie, ovunque per ridurre vibrazioni e rumore. Ora non c’è il minimo rumore metallico.

Inoltre ho ordinato su Bear Fitness il loro tappeto antivibrazioni più spesso da 3.5cm. Anzi, ne ho presi due. E ho preso un altro tappeto equigomma, più sottile, da mettere sopra.

In modo da avere i due tappeti anti vibrazione a sandwith con il tappeto equigomma più spesso e sopra lo strato più sottile a fare da copertura. Senza lo strato sopra si stava rovinando.

I tappeti della bearfitness ci hanno messo un secolo ad arrivare. Tuttavia, in virtù proprio del ritardo, sono riuscito a farmi rimborsare. Va detto però che qualitativamente non sono malvagi quindi sono contento dell’acquisto nonostante i tempi biblici.

Inoltre, ho deciso di acquistare del nastro adesivo anti scivolo, tipo questo, inizialmente per coprire il bordo della pedana. Ed evitare sbriciolamenti vari. Alla fine, resomi conto dell’aumentato grip dovuto al nastro adesivo, ho deciso di metterlo anche in mezzo alla pedana per non scivolare durante lo stacco sumo.

Secondo bilanciere

Avendo un secondo bilanciere ho iniziato a notarne la comodità. Specie per non dover ogni volta togliere e rimettere quello Lacertosus nel rack. Tuttavia, odiando il bilanciere precedente, ho deciso di investire su un secondo bilanciere di qualità. Anche se con l’obiettivo di spendere il meno possibile.

Ho dunque trovato la Powerlifting Bar di Xenios usato a un prezzo davvero vantaggioso (250€ + 12€ di spedizione contro i 450€ che è il costo attuale).

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Dopo alcune prove, specialmente con lo stacco, devo dire che rispetto al Lacertosus Elite ha un grip più aggressivo. Arrivando verso i 170-180kg di stacco da un lato un po’ si fa sentire, quindi non è super piacevole. Dall’altro riesci a tenere davvero ben stretto il bilanciere tra le mani, quindi aiuta abbastanza. E a livello di “effetto cartavetrata”, essendo entrambi con una zigrinatura a diamante, mi hanno dato lo stesso risultato positivo in termini di consumo delle mani.

L’unica cosa che gli si può dire è che il bilanciere Lacertosus è oggettivamente più bello e fa più scena, ma direi che è un dettaglio che conta fino a lì (tranne che in ottica foto).

Kit Pulizia bilanciere

La spazzola e l’olio devo dire che fanno il loro lavoro. Nel togliere la magnesite sono un’ottima soluzione.

Va anche detto che se si usa la magnesite liquida e se ne mette giusto giusto il necessario, i residui sono davvero pochi sul bilanciere. Ma meglio toglierli che danneggiarlo sul lungo andare.

Riguardo invece il lucidante per metalli, qui ho un prima/dopo:

Devo ancora finire di lucidare tutta la barra, anche perché è un lavoraccio togliere tutta l’ossidazione che c’è sopra. Ma devo dire che ne vale la pena visto lo schifo che c’era sopra.

Manubri

Ho voluto andare sul semplice. Rastrelliere con manubri già composti era improponibile oltre che super costoso.

Per cui ho deciso di optare per dei manubri componibili. Avrei potuto scegliere dei manubri olimpionici ma molti lamentavano il fatto che erano davvero scomodi viste le dimensioni. Stavo valutando anche l’idea di prendere dei manubri regolabili, tipo quelli di Lacertosus.

Comodità immensa per carità, ma allo stesso tempo in termini economici non convenienti. Soprattutto considerato quanto me ne frega dei manubri.

Alla fine dunque ho optato per dei semplici manubri con foro da 25mm. E ho preso un paio di set di pesi da 30kg. I dischi da 10kg sono abbastanza scomodi ma per fare rematore o spinte alla fine non è un gran problema.

Li ho provati, per quello che devo fare non sono male. E la chiusura a croce è abbastanza solida.

In tutto dunque ho speso:

  • Manubri: 33€
  • Pesi: 60€*2 = 120€

Considerato il momento storico, alla fine non sono neanche così male come prezzi.

Stazione dei cavi

Su questa ci sto ancora lavorando, infatti non l’ho inclusa ancora nel prezzo finale. Devo capire quantomeno se la cosa funziona ed è fattibile.

Per ora ho preso questa stazione a 46€. In più ho preso un altro paio di carrucole a 14€ e delle altre cinghie di fissaggio a 15€.

La cosa pare funzionare. Va detto che visti gli spazi ristretti non so quanto senso abbiano un pulley o una lat machine. E’ una cosa che sto ancora valutando.

Usato

Si apre anche un capitolo usato. E’ un po’ complesso trovare affari reali e non delle sole. Ma ci sono, oltre ai siti tipo subito.it e ebay, anche vari gruppi facebook. Come:

Tendenzialmente il primo è più in ottica powerlifting, il secondo più generico.

Grazie a questi ho acquistato la mattonella mancante e il bilanciere Xenios in arrivo.

Generalmente se non vi danno l’ok per pagare o in contrassegno o con PayPal tramite l’opzione “beni e servizi” lasciate perdere. E’ troppo rischioso.

Cosa manca

Attualmente penso che comprerò un set di dischi da 2.5kg da 25mm per i manubri. E un attacco per la lat machine e una corda per la stazione dei cavi. Oltre ormai non ha più senso acquistare.

Sarebbe sicuramente comoda una panca reclinabile, ma non avendo spazio e non facendo bodybuilding, allo stato attuale non ha senso.

A meno di prendere un aumento e un box, quindi aumentare lo spazio disponibile, anche volendo altra roba non ci starebbe.

L’attrezzatura non è importante!11!!!

Traiamo quindi qualche conclusione. Ora, supponendo di non esserci persi qualcosa per strada, in totale ho dunque speso:

  • 1260.70€ – Home Gym 2.0
  • 3539.51€ – Home Gym 3.0+4.0

Sommandoli dunque: 4800€. Poi va detto che ho rivenduto i cavalletti a 30€, il bilanciere base Lacertosus a 130€ e le sicure KingsBox base a 95€.

Quindi siamo a: 4545€.

Ne è valsa la pena? Ora che le palestre sono aperte me ne pento? Era davvero necessario spendere oltre 4000€ di roba? Serviva davvero l’attrezzatura professionale?

Rispondiamo dunque a queste domande:

  • Si, decisamente ne valeva la pena. Ora sono le 22 di sera e fra poco potrò fare la panca che mi mancava da fare oggi. Avessi dovuto andare in palestra l’avrei saltata. Sicuramente avere l’home gym, specialmente in camera, è una comodità assoluta. E ti permette di allenarti molto di più. Non poter mollare lo stacco è una rottura ok, ma ci si abitua. Inoltre, fossi stato fermo due mesi avrei perso un sacco di condizionamento sulle alzate. Quindi un sacco di soldi spesi in personal training e lavoro fatto per mettere su massa. Mentre così ho perso 6kg e guadagnato forza in tutte le alzate.
  • Non so se tornerò in palestra o meno. Sicuramente avere un luogo in cui potermi allenare sempre è comodo. Inoltre, è molto utile anche per gli shooting che organizzerò in futuro non avendo più la necessità di chiedere se posso farli in palestra. Va detto che con le limitazioni che ci sono preferisco di gran lunga allenarmi a casa. E ripeto, la comodità non è comparabile. Oltre alla possibilità di invitare amici ad allenarsi e potergli dare eventuali indicazioni senza essere guardati male da Personal Trainer o senza che debbano pagare l’ingresso.

Una foto scattata nella mia Home Gym:

  • No, non era necessario spendere 4k per comprarmi tutto. Con 1200-1400€ già potevo arrangiarmi. Va detto però che 500€ mi sono stati praticamente regalati. E che molte cose le ho acquistate più per comodità che per reale necessità (es: il pad nuovo per la panca o il secondo bilanciere). Oltre al fatto che in tempi normali sarebbe stato più facile aspettare offerte (tipo il bilanciere Xenios) o fare acquisti con più opzioni (tipo la panca). Poi ovviamente è giusto che ognuno si faccia i suoi ragionamenti.
  • Il miglioramento in termini di sicurezza, di comodità, di performance (e di pelle delle mani) con l’attrezzatura da gara è notevole. Il rack in particolare è davvero comodo e mi sto trovando bene, scleri con KingsBox a parte. Devo dire che, al netto di un paio di cosine, rifarei tutte le scelte e mi sento di consigliarla come strategia.

Per concludere quindi sono contento che la quarantena mi abbia obbligato a questa scelta. E vi consiglio di acquistare materiale di qualità. Vi durerà una vita, inutile accontentarsi. Con la quarantena non sempre ho potuto fare le scelte migliori possibili ma il risultato per ora è stato molto buono.

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